"Se da un lato non può sorprendere la notizia dell’indagine nei confronti di Formigoni per corruzione e finanziamento illecito, dall’altro desta stupore il suo atteggiamento. Anche oggi infatti – rileva il consigliere regionale di Italia dei Valori, Gabriele Sola -, davanti ad una novità così rilevante, il governatore si limita a ripetere stancamente il ritornello secondo cui, pur se indagato, non farà alcun passo indietro. ‘Altri presidenti indagati’, si affretta ad affermare questo Celeste sempre più terreno, ‘non lo hanno fatto’". "Una logica distorta, che si rifà al concetto di mal comune mezzo gaudio e che non sta in piedi. Lo scenario delineato dall’inchiesta, infatti, rivelerebbe un’organizzazione, costruita con ingegneristica precisione, finalizzata alla distrazione di enormi flussi di denaro pubblico. E questa – prosegue Sola – , in tutta la sua gravità, appare una poco invidiabile ‘esclusiva’ dell’amministrazione regionale lombarda orchestrata da Formigoni. Un caso unico e monumentale, che non avrebbe eguali in Europa". "Le giustificazioni del Governatore lombardo confermano, in realtà, che il volto di Formigoni offre la rappresentazione della politica peggiore, quella che se ne sta abbarbicata alle poltrone, a traffici inconfessabili e ad odiosi privilegi. Se non si dimetterà lui – conclude Sola – saranno i cittadini lombardi a dimetterlo. Ci libereremo molto presto del ‘sultano’ e del suo oscuro sistema di potere".
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