“Il Pd può farsi la festa”. Con una lettera l’amministrazione comunale di Lovere risponde alle dichiarazioni del Partito Democratico di Lovere e dell’Alto Sebino che, in un manifesto pubblicato su Facebook, aveva dato le sue motivazioni per il mancato svolgimento della festa democratica di quest’anno, puntando il dito proprio verso il Comune di Lovere.
Questa la replica dell’amministrazione comunale: “Nessuno dell’Amministrazione comunale di Lovere ha voluto impedire al PD Lovere-Alto Sebino di organizzare la 3^ Festa Democratica. La Giunta comunale non ha concesso l’utilizzo dell’area parcheggi del parco Fanti d’Italia per la data del 25-26 agosto solamente perchè in tali giorni si terranno, contemporaneamente, già due manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale: il Memorial Stoppani e la seconda edizione di Lovere ARTS.
Si sono suggerite in alternativa date non certo penalizzanti quali i giorni del 16-19 agosto (settimana di Ferragosto) e di inizio settembre (una settimana prima o dopo quanto richiesto) o qualsiasi altra data purchè non in concomitanza con importanti manifestazioni turistiche che necessitano di tutti i parcheggi di cintura disponibili. Già lo scorso anno l’Amministrazione comunale fece un’eccezione proprio per accontentare il PD Lovere, sottolineando altresì che per il futuro non sarebbero state consentite sovrapposizioni di questo genere. Il Segretario del Circolo PD Lovere ha rifiutato qualsiasi confronto con la Giunta comunale e si è impuntato solo sulla data del 25-26 agosto.
Ignorando l’invito del Sindaco per un incontro alla ricerca di una soluzione condivisa (anche con tutti i referenti del Circolo PD Alto Sebino), ha dimostrato solamente scarsa memoria e soprattutto scarsa sensibilità istituzionale. Appare evidente il tentativo di creare dal nulla una polemica di tipo politico, sterile ed inutile. La Giunta continuerà a lavorare nel rispetto di tutti coloro che si impegnano per la miglior riuscita di tutte le manifestazioni sul nostro territorio, siano queste pubbliche, private o di partito”.
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