Amarezza e delusione. Sono questi gli stati d’animo che si respirano al termine della gara degli azzurri pareggiata contro la Croazia. Amarezza per le tante, troppe occasioni create ma malamente sciupate nel primo tempo. Delusione per l’approccio totalmente sbagliato dagli uomini di Prandelli nella ripresa, quando la Croazia ha nettamente dominato meritando ampiamente il gol dell’1-1.
Eppure le cose si erano messe bene per gli azzurri grazie alla magia di uno splendido Pirlo che su punizione non ha lasciato scampo al portiere avversario. Nella prima frazione il dominio dell’Italia è stato chiaro e netto, con i biancorossi che si sono resi pericolosi solo un paio di volte con due cross di Srna dalla destra che hanno messo i brividi ai 3mila tifosi italiani presenti a Poznan. Poi solo Italia, con Balotelli e Cassano sempre presenti nel vivo del gioco e con un immenso Marchisio che con le sue incursioni sembrava poter far sempre male alla distratta retroguardia croata.
Poi, nella ripresa, è successo l’impensabile: gli azzurri sono restati negli spogliatoi e i biancorossi hanno preso coraggio. Al 72’ il meritato pareggio di Mandzukic, abile a punire Buffon alla prima distrazione della difesa azzurra, con Chiellini che di testa va colpevolmente a vuoto lasciando al bomber avversario tutto lo spazio per punirci.
Di Natale ha faticato ad entrare in partita, Giovinco ha fatto il suo ingresso sul campo troppo tardi e agli azzurri è mancato lo spunto che poteva punire la Croazia: sono stati così inutili, nel finale, gli assalti italiani.
Alla fine è arrivato un triste 1-1. Ora la qualificazione ai quarti di finale è seriamente a rischio.
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