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L'ex ministro

Lega Nord, il congresso parte col botto: Calderoli “Deluso dal movimento”

Al Palacreberg il popolo del Carroccio fa le prove generali in vista dell'elezione del nuovo segretario della Lega Lombarda. E il congresso parte con la rabbia di Calderoli: "Mi aspettavo più unità".

Un Palacreberg blindato e a prova di giornalista (e di fotografo), il saluto del segretario uscente Giancarlo Giorgetti con tanto di standing ovation, l’apparizione improvvisa del leader (o forse ex leader, ancora non si sa) Umberto Bossi e il grande sfogo di Roberto Calderoli, quello che tutti aspettavano, leghisti e non. Anche questa volta il popolo del Carroccio non s’è fatto mancare proprio niente e nella serata d’apertura del congresso che sabato pomeriggio eleggerà il nuovo segretario regionale, è stato offerto pane per tutti i denti. Per quelli delle persone più tenere, che hanno potuto apprezzare il toccante saluto di Giorgetti (“E’ giunto il momento di guardare avanti, il tempo di campare grazie al frutto del lavoro di Bossi è finito. Grazie a tutti i militanti ignoti che non sono coloro che la sera vanno in un bar di Laveno o su Facebook a parlar male degli altri, ma quelli che portano in alto la nostra bandiera, sempre”), per quello degli inguaribili ottimisti, che avranno di certo sorriso di fronte alle belle parole del senatore Roberto Castelli (“Stiamo facendo pulizia, stiamo riordinando tutto per ripartire più forti di prima. La nostra guerra contro Roma ladrona continuerà, non ci fermeremo di certo ora, anche se la crisi interna c’è e sarebbe stupido negarlo. I nostri elettori, soprattutto in questo momento delicato, si ricordino che noi abbiamo deciso di metterci in gioco, di rischiare la nostra pelle andandoci a prendere quelle scomodissime poltrone per provare a cambiare le cose”), e anche per i più duri e i più arrabbiati, che avranno di certo ritrovato lo smalto di un tempo grazie all’ira e al rancore messi in campo da un Calderoli mai visto così che prima si è sfogato contro il partito (“Sono deluso dal comportamento del movimento di quest’ultimo periodo. Non siamo stati capaci di capire che contro di noi era in atto un vero e proprio attacco e, così facendo, ci siamo fatti sorprendere. Mi sarei aspettato un “tutti uniti contro il nemico”, invece questi congressi mi stanno facendo capire che questa unità un po’ ci manca. Ma non moriremo, anche se vedo già un sacco di sciacalli che ci girano intorno”) e poi ha rimarcato la sua innocenza respingendo le accuse di truffa che gli sono piovute addosso sventolando al pubblico dei fogli che Calderoli ha spiegato essere “le fatture delle spese dalle quali mi hanno accusato di aver rubato dei soldi. Ecco, con questo voglio dire che certe menzogne nei miei riguardi non le accetto più, e dico questo con la massima serenità. I leghisti si devono vergognare? No, assolutamente. Stiamo lavorando per ricostruire tutta l’economia del movimento, partendo da quell’attivo di 30 milioni di euro che ci siamo guadagnati con il nostro sudore. Chi pensava di rubarci questo tesoretto sappia che non è altro che un ladro di polli”.

Calderoli ha poi chiuso con un appello: “Basta con la Lega dell’odio, sì alla Lega dell’amore”.

Verso le 22.10, poi, ha fatto il suo ingresso nella sala del Palacreberg Umberto Bossi con una mossa a sorpresa che ha spiazzato tutti. Fotografi compresi che, complice la non esaltante cornice di pubblico presente al congresso, non sono stati fatti entrare nella sala e per le foto di rito si sono dovuti accontentare dei grandi televisori messi a disposizione dell’area riservata alla stampa.

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