Luigi Bresciani è allarmato: “Ho letto che gli esperti ammettono che, come l’Emilia, anche la Bergamasca non possa dirsi esclusa dal rischio di terremoto. E allora mi pongo un problema: se la terra tremasse anche da noi come è successo a Modena, i nostri capannoni rimarrebbero in piedi?”.
La risposta di Bresciani è un netto no: “Non sono stati costruiti seguendo criteri antisismici, anche perché fino a ieri era dato per certo che questa non fosse una zona pericolosa, ragion per cui in caso di terremoto crollerebbero come è successo a quelli modenesi”. E sarebbe una strage.
E’ perciò necessario, prosegue il leader della Camera del lavoro, dare il via a un monitoraggio dei tantissimi capannoni di cui è costellata la terra bergamasca: “Vanno controllati e messi in sicurezza. A meno che qualcuno non sottoscriva che qui non ci sarà mai un terremoto”.
Non possiamo stare fermi, chiosa Bresciani: “E’ urgente verificare l’agibilità delle strutture in cui lavorano centinaia di migliaia di bergamaschi”.
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