Dopo l’affitto a Roma pagato dalla Lega, spunta anche una «paghetta» mensile per Roberto Calderoli: 2mila euro. Le ricevute mensili, firmate dal senatore leghista, sono contenute nel memoriale che l’ex tesoriere della Lega al Senato, Piergiorgio Stiffoni, cacciato malamente dal partito, ha raccolto e tiene pronto per i pm di Roma, quando lo chiameranno.
Dalle carte – ha riportato Il Giornale domenica 27 maggio – è emerso, infatti, che Calderoli a metà novembre 2011 (suo sottosegretario era Francesco Belsito, indagato per riciclaggio, appropriazione indebita aggravata e truffa aggravata ai danni dello Stato), chiese ed ottenne dalla tesoreria un contributo mensile di 2 mila euro, oltre ovviamente allo stipendio da senatore. Il primo mese i soldi vennero trasferiti con bonifico bancario, dopo (almeno quattro) in cash. E Stiffoni firmava le ricevute. Le uscite sono sotto la lente d’ingrandimento della società di revisione esterna PriceWaterhouseCoopers, ingaggiata dalla Lega per analizzare i conti di Stiffoni.
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