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La manifestazione

A Venezia la protesta dei sindaci italiani Bergamo si mobilita

Decine di sindaci bergamaschi hanno risposto all’appello dell’Anci nazionale in vista della giornata di protesta del prossimo 24 maggio. Primi cittadini da ogni angolo d’Italia si riuniranno a Venezia per chiedere al governo provvedimenti per rilanciare l’economia.

Decine di sindaci bergamaschi hanno risposto all’appello dell’Anci nazionale in vista della giornata di protesta del prossimo 24 maggio. Primi cittadini da ogni angolo d’Italia si riuniranno a Venezia per chiedere al governo provvedimenti per rilanciare l’economia dei territori. In sostanza la revisione del patto di stabilità, che costringe le amministrazioni a frenare gli investimenti e di conseguenza il rilancio di piccole imprese e aziende. Ogni giorno si aggiungono adesioni di sindaci orobici che saranno in prima fila. E’ l’ennesima grande manifestazione dopo la mobilitazione di due anni fa a Milano, organizzata con le stesse finalità. Sono cambiati i governi, ma i problemi sono sempre gli stessi.

“I Comuni, i sindaci e tutti gli amministratori locali intendono sollecitare con motivi forti, con determinazione e con proposte concrete il Governo, il Parlamento e le forze politiche ad imprimere una svolta decisiva di politica economica per il lavoro, per la crescita e la valorizzazione dei/nei nostri territori. E per far capire una volta per tutte che i Comuni sono il motore dell’economia e del futuro di questo Paese e non possono essere piu’ concepiti come ‘gendarmi’ di un potere centrale incapace di autoriformarsi o solo come “gabellieri” per conto dello Stato”. E’ il cuore della lettera che il presidente dell’Anci Graziano Delrio ha inviato a tutti i sindaci ed ipresidenti dei consigli comunali per invitarli alla manifestazione nazionale del prossimo 24 maggio a Venezia. “Noi Sindaci vogliamo, con la partecipazione attiva ed anche con il sacrificio di tutti (e non dei soliti noti), superare questa grave emergenza che sempre più si mostra non essere soltanto economica, ma che ormai lambisce e tocca significativamente anche il vivere civile e la solidarietà tra i cittadini e che sta rompendo il patto di fiducia tra Istituzioni e società”, ribadisce il presidente Anci. Tutto questo “con un progetto che sia il frutto di una visione corale di tutto il Paese e non soltanto di una visione meramente “contabile” che, ormai, appare con tutta evidenza ai nostri cittadini, spesso lontana dalle dinamiche reali e concrete della vita quotidiana di ognuno di noi”. “A Venezia – conclude Delrio – dobbiamo fare il possibile per chiudere una troppo lunga parentesi di mortificazione delle autonomie e aprire una pagina davvero nuova per il nostro Paese”

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