"Rispetto alla procedura che adottiamo abitualmente non è cambiato niente" è quanto ammette Marco Colosio, delegato alla sicurezza dell’Albinoleffe, sottolinea come il piano per affrontare le emergenze sanitarie dello stadio di Bergamo sia da sempre ben strutturato e non abbia subito modifiche in seguito alla tragedia di Morosini.
"Il centro di rianimazione mobile è posizionato vicino alla tribuna – ha spiegato -, in tutto sono in servizio cinque equipaggi della Croce rossa, per un totale di venti uomini".
L’ambulanza è parcheggiata a una ventina di metri dal campo, senza veicoli che ne intralcino l’uscita. Una corsia riservata permette un rapido allontanamento dall’impianto. Quando arrivano le grandi della B le forze in campo aumentano per far fronte al numero maggiore di spettatori. Stesso discorso quando gioca l’Atalanta. Ma già la dotazione standard permette di affrontare in modo efficace qualsiasi situazione critica.
"Abbiamo a disposizione quattro defibrillatori, come minimo – continua Colosio – uno è sistemato a bordo campo, un altro è negli spogliatoi. Quando gioca l’Atalanta i defibrillatori diventano otto".
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