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Bergamo

La grande storia veneziana riguarda anche noi

Venerdì 20 aprile il Museo storico dell’età veneta – Il Cinquecento interattivo, propone una lezione di Alvise Zorzi, il grande storico di Venezia, dal titolo “Perché non possiamo non dirci veneziani”.

Venerdì 20 aprile alle 18 il Museo storico dell’età veneta – Il Cinquecento interattivo propone una lezione dello storico veneziano Alvise Zorzi, dal titolo “Perché non possiamo non dirci veneziani”.

Dopo Alessandro Barbero il ciclo di “Conversazioni veneziane” organizzate dal nuovo Museo dell’età veneta – Il Cinquecento interattivo nel Palazzo del Podestà (Bergamo, Città alta, Piazza Vecchia) continua con Alvise Zorzi, da molti considerato il maggior conoscitore della storia e civiltà della Serenissima.

Alvise Zorzi è stato direttore dei programmi culturali della RAI ed è presidente del Comitato per la pubblicazione delle fonti per la storia di Venezia. È da sempre impegnato in prima linea per la salvaguardia della città lagunare. Tra le sue opere ricordiamo “San Marco per sempre” (Mondadori 1999), “Una città, una Repubblica, un impero. Venezia 697-1797” (Mondadori 1999), “La Repubblica del leone. Storia di Venezia” (Bompiani 2001), “Vita di Marco Polo veneziano” (Bompiani 2006), “Napoleone a Venezia” (Mondadori 2010). Benedetto Croce, in un suo scritto famoso, sosteneva che “Non possiamo non dirci cristiani”, perché il Cristianesimo ha rinnovato dal profondo la nostra coscienza morale.

Alvise Zorzi spiegherà invece “Perché non possiamo non dirci veneziani”, ovvero quali aspetti della nostra identità, cultura e carattere furono forgiati nella città lagunare e lasciati in eredità al resto dell’umanità. Nel contempo, Zorzi proporrà alcuni approfondimenti sul rapporto tra Bergamo e Venezia. L’incontro è organizzato dalla Fondazione Bergamo nella storia in collaborazione con l’Ateneo di Lettere, Scienze ed Arti.

Info: tel 035.277116 / 035. 226332 > info@bergamoestoria.it Sito internet: www.bergamoestoria.it

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