L’azienda ospedaliera di Bergamo spiega quanto successo giovedì quando la guardia di finanza si è presentata agli uffici dei Riuniti: "Su richiesta della Procura della Repubblica di Bergamo, è stata fornita documentazione sulla trincea drenante del nuovo ospedale".
Gli Ospedali Riuniti, spiega una nota "hanno assicurato la massima collaborazione alle autorità inquirenti e si augurano che venga fatta al più presto piena chiarezza sulla vicenda. I lavori della trincea, volti ad abbassare il carico piezometrico della falda acquifera insistente nell’area del nuovo ospedale, sono ormai quasi ultimati e i primi test sono molto positivi. L’incarico di realizzare la trincea è stato affidato direttamente all’ATI DEC nel novembre scorso, al termine di un iter complesso, durato oltre un anno, e che ha avuto come tappe fondamentali l’acquisizione di autorevoli pareri tecnici e legali. Al termine di queste valutazioni la procedura dell’affidamento diretto alle imprese incaricate di realizzare il nuovo ospedale è stata ritenuta conforme a quanto previsto dal Codice dei contratti pubblici (art.57, comma 5, lettera a) in presenza di precisi requisiti. La trincea infatti non era in origine stata prevista, ma il verificarsi delle infiltrazioni l’ha resa necessaria per garantire la funzionalità della struttura e risolvere in maniera definitiva il problema. Si è trattato quindi di un intervento complementare e strettamente collegato all’intero progetto".
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