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Rapporto ance

Edilizia lombarda in crisi a Bergamo è profondo rosso

L'edilizia lombarda è ancora in crisi e Bergamo non si sottrae alla situazione di grave difficoltà, anzi per alcuni settori fa registrare i dati peggiori dell'intera regione: meno 9,4% il calo dell'occupazione nell'ultimo triennio.

L’industria delle costruzioni è ancora in crisi e Bergamo non si sottrae alla situazione di grave difficoltà che sta attraversando il settore in Lombardia. La nostra provincia fa registrare cali maggiori rispetto alla media regionale per quanto riguarda permessi di costruire, occupazione nel settore, andamento delle compravendite residenziali, flusso di nuovi mutui erogati per investimenti in edilizia non residenziale e per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie.

ANCE Lombardia ha presentato il sesto Rapporto Congiunturale sull’industria delle costruzioni in Lombardia, che dall’analisi dei dati 2011 conferma la situazione di grave difficoltà in cui operano le imprese del settore che, però, conferma la sua importanza strategica nell’ambito del contesto economico regionale, costituendo l’8,4% del Pil della Regione e circa l’8% del totale degli occupati in Lombardia.

In regione si registra una costante diminuzione dei permessi per costruire (-49,7% dal 2005 al 2009) e Bergamo viaggia a grandi linee sulle stesse cifre (-55,6%). Certamente più preoccupante è il dato Istat sull’occupazione nelle costruzioni a livello provinciale. Il 16,2% degli occupati nelle costruzioni in Lombardia nel 2011 si concentrano nella provincia di Bergamo che, tuttavia, fa segnare il calo occupazionale più elevato nel triennio 2009-2011 (-9,4%, pareggiato solo da Milano). Di pari passo, nello stesso periodo, è in forte aumento il ricorso alla cassa integrazione guadagni: se in Lombardia le ore di integrazione salariale autorizzate dalla casse integrazione guadagni per i lavoratori del settore delle costruzioni tocca quota +327,6%, a Bergamo si sale fino al 507,8% e la tendenza nei primi due mesi del 2012 è ancora verso l’alto (+50,4% rispetto allo stesso periodo nel 2011).

Nel 2011, la diminuzione del numero di compravendite di abitazioni risulta generalizzata a quasi tutte le province della Lombardia, con la sola eccezione di Sondrio. A fronte di una media regionale che si attesta sul -2,7%, la situazione di Bergamo (-3,4%) necessita di una distinzione. All’andamento positivo delle compravendite all’interno del comune (+4,8% rispetto al 2010), infatti, si contrappone il calo (-4,4%) negli altri comuni della provincia.

I dati di Banca d’Italia relativi alle erogazioni di mutui per investimenti in edilizia mostrano un grave peggioramento delle condizioni di accesso al credito per le imprese. Le erogazioni di mutui per investimenti in edilizia residenziale sono diminuite, in Lombardia, nel 2011, del 17,2% (a Bergamo del 19,2% rispetto al 2010); per gli investimenti in edilizia non residenziale del 9% (Bergamo -24%). I dati sull’andamento dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni mostrano infine che, in Lombardia, nel 2011, le banche hanno erogato il 7,1% in meno di mutui alle famiglie, un dato che nella provincia di Bergamo raddoppia fino a raggiungere il -14,4%.

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