La Norda Foppapedretti Bergamo sta per affrontare la partita che può valere una stagione. E a sostenere le rossoblu ci saranno anche due tifose d’eccezione: Maurizia Cacciatori e la piccola Ines, nata pochi giorni fa. L’ex indimenticata del Volley Bergamo segue ancora con affetto le sorti della squadra con cui da alzatrice ha vinto 4 Scudetti, 3 Coppe nazionali, 2 Supercoppe italiane e 2 Coppe dei campioni e questa sera si metterà davanti alla tv a fare il tifo per le rossoblu: “Ho seguito con grande attenzione gara 1 e 2 tra Bergamo e Villa Cortese ma questa sera la Foppa avrà sicuramente due tifose in più”.
Di partite da dentro o fuori, lei, ne ha giocate tante e proprio ad una di queste risale l’episodio che ricorda come uno dei più buffi della sua carriera. Si parla di una finale Scudetto tra Bergamo e Modena che per intensità, tensione e spettacolo ricalca benissimo le recenti sfide tra la Norda Foppapedretti e l’Mc Carnaghi. “Era la settimana della serie finale contro Modena e la tensione che c’era nello spogliatoio era allucinante. Avevamo preparato benissimo la partita perché sapevamo che con Modena sarebbe stata una battaglia. Al tempo avevamo un allenatore bulgaro, Atanas Malinov. Aveva capito che eravamo abbastanza tese e un giorno all’allenamento si presenta dicendoci di stare tranquille per la partita perché il fruttivendolo sotto casa gli aveva pronosticato un 3-1 e lui, i pronostici, non li sbagliava mai. Potete immaginare le nostre reazioni. Però, nella nostra follia, abbiamo iniziato a credere nei “poteri” di questo personaggio e inconsapevolemente ne abbiamo tratto una grossa iniezione di fiducia. Addirittura ricordo che durante un time out a Modena, in un momento di difficoltà, ci siamo caricate ricordando quanto aveva pronosticato il fruttivendolo e che quindi non potevamo perdere. Vincemmo partita, serie e Scudetto”.
Ma al di là di questo episodio Maurizia Cacciatori ha smesso ben presto di essere scaramantica, abbandonando quei gesti che quasi ogni atleta ripete ossessivamente prima di entrare in campo: “Con la scaramanzia ho smesso. Ero arrivata a un punto in cui prestavo troppa attenzione a tutto ciò che dovevo o non dovevo fare e rischiavo di impazzire”.
Un’ultima battuta Maurizia ce la regala sull’imminente gara 3 di semifinale: “Sono due squadre equilibrate, giocano bene e hanno grande personalità. Le partite si giocano tutte sul filo dei nervi, proprio come quelle che adoravo giocare io. Fare un pronostico sinceramente è complicato, io però tifo Foppa”.
Luca Samotti
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