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L'intervista

Bergamo-Villa, atto finale “Stasera sarà spettacolo ma quanta tensione”

Giuseppe Ferrenti, storico fisioterapista del Volley Bergamo, presenta a BergamoNews gara 3 delle semifinali Scudetto e racconta uno degli aneddoti più significativi della sua esperienza con i colori rossoblu.

Bergamo per guadagnarsi il diritto di difendere il tricolore conquistato lo scorso anno, Villa Cortese per centrare la terza finale consecutiva . Semifinali Scudetto, atto terzo. Dopo due sfide intense e spettacolari, Mc Carnaghi Villa Cortese e Norda Foppapedretti Bergamo tornano in campo stasera, mercoledì 4 aprile, alle 20.30 al PalaBorsani di Castellanza per giocarsi l’ingresso alla finale Scudetto. A giudicare dall’andamento della serie e dai precedenti storici tra le due contendenti si annuncia una gara sconsigliata ai deboli di cuore.

A gare di questo tipo ci ha fatto sicuramente il callo Giuseppe Ferrenti, fisioterapista della Norda Foppapedretti dalla stagione 1995/1996 e titolare di un palmares invidiabilissimo. Tra i migliaia di ricordi di post season che gli passano per la mente, Ferrenti sceglie un aneddoto davvero particolare. “E’ un episodio che risale a due, forse tre anni fa, in occasione di una partita di play off. Abbiamo portato sul pullman il dvd di “Ogni maledetta domenica” e l’abbiamo guardato insieme alle ragazze. Avete presente il famosissimo discorso di Al Pacino negli spogliatoi? Ecco, quella scena mi ha dato una grande idea per motivare il gruppo. Ho preso da internet le foto delle ragazze immortalate nel momento di maggiore grinta e, una volta stampate, le ho appese al muro dello spogliatoio per mostrare a tutte che la voglia di vincere è in ognuna di loro. Ho iniziato scrivendo sotto ogni foto una frase che secondo me poteva caricare al massimo chi sarebbe scesa in campo ma da lì a poco anche le ragazze hanno iniziato a lasciare i loro pensieri e ben presto ci siamo ritrovati uno spogliatoio tappezzato di foto e incitamenti. Era una cosa semplice ma ci ha dato una carica impressionante”.

La sfida contro Villa Cortese, ormai, è un classico della nostra pallavolo e questa serie di semifinale è solo l’ennesima puntata di una storia infinita. “Loro sono una società molto ambiziosa e da quando sono arrivate in A1 hanno sempre dimostrato grande competitività. A me personalmente, però, fa piacere incontrare squadre di questo tipo perché ti stimolano ancora di più a fare bene e favoriscono quel grande spettacolo che è la pallavolo. E da questo punto di vista Bergamo e Villa Cortese sono una garanzia”.

Se avesse la possibilità di togliere una giocatrice a Villa Cortese Giuseppe Ferrenti non avrebbe dubbi: “Sicuramente Sarah Pavan. È il loro punto di riferimento e ha nelle mani una marea di punti. Una giocatrice del genere puoi solo provare a contenerla e noi l’abbiamo fatto alla perfezione in occasione del loro match point al PalaNorda. Sapevamo che sarebbero andate da lei per mettere giù l’ultimo punto, il nostro muro l’ha marcata a uomo e sapete tutti come è andata a finire”.

A poche ore dal match l’importanza della partita inizia a farsi sentire ma “nessuna superstizione o rito scaramantico, sono uno dal carattere positivo che cerca di trasmettere fiducia anche alle ragazze. Penso sempre che anche nelle situazioni più difficili ci possa essere una via d’uscita o un modo per ribaltarle a proprio vantaggio. È normale che la tensione inizi a salire, sia tra noi dello staff che tra le ragazze, ma ho visto facce concentrate determinate”.

Ci lasciamo con un augurio per la partita di stasera: “Un augurio? Ci vediamo in finale….”.

Luca Samotti

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