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L'intervento

Albini: il problema italiano non sono i 10 ricchi ma i 3 milioni poveri

Il presidente del gruppo tessile Albini e vicepresidente di Confindustria Bergamo commenta il dato che il patrimonio di dieci imprenditori italiani pesa tanto quanto quello di tre milioni di poveri.

"Secondo me il problema non sono i dieci ricchi – che sono tali soprattutto per il valore attribuito alle loro aziende di successo, campioni del migliore Made in Italy – ma i tre milioni di poveri". Silvio Albini ribalta la prospettiva e osserva con un’analisi singolare il dato che il patrimonio di dieci imprenditori italiani pesa tanto quanto quello di tre milioni di poveri.

Da Pechino, dove si trova per Milano Unica China, l’imprenditore bergamasco, 54 anni, presidente del Gruppo Albini e vicepresidente di Confindustria Bergamo, con delega alle relazioni industriali, commenta: "Se non siamo capaci di rimettere in moto la crescita sana di ricchezza del Paese, ci troveremo presto con qualche ricco in meno, e milioni di poveri in più. Il problema principale dell’Italia è quello di creare più ricchezza e poi pensare a redistribuirla con equità".

E in merito alla possibilità di introdurre una patrimoniale per distribuire la ricchezza Albini commenta: "Ho il timore che una misura simile minerebbe la crescita piuttosto che alimentarla e sostenerla, con effetti controproducenti. In Italia già la pressione fiscale è altissima. Non servono nuove tasse, ma l’applicazione di quelle esistenti". Albini osserva che i dieci italiani super ricchi sono imprenditori e che il loro patrimonio è stato reso noto per le dichiarazioni fatte al fisco. Come a sottolineare che i bravi imprenditori "sono tali anche perché corretti ed onesti cittadini".

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