Dati neri, nerissimi per la disoccupazione. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale al 32,6% nel quarto trimestre del 2011. È il tasso più alto dal quarto trimestre del 1992, ovvero dall’inizio delle serie storiche.
Nel quarto trimestre 2011 il tasso di disoccupazione è pari al 9,6% (+0,9 punti percentuali rispetto a un anno prima). Il tasso di disoccupazione maschile, dopo tre consecutive flessioni, aumenta su base annua di 0,9 punti percentuali, portandosi all’8,7%; quello femminile aumenta di 0,8 punti, posizionandosi al 10,8%. Nel Nord la crescita tendenziale dell’indicatore (dal 6,2% al 6,7%) è dovuto in misura più ampia alla componente maschile; nel Centro il tasso sale dal 7,9% del quarto trimestre 2010 al 9,2%, a motivo della crescita sia delle donne sia degli uomini.
Nel Mezzogiorno l’indicatore risulta pari al 14,9% (era il 13,6% nel quarto trimestre 2010). Il risultato sconta l’incremento del tasso di disoccupazione degli uomini (dall’12,6% al 13,4%) e quello particolarmente significativo delle donne (dal 15,4% all’attuale 17,4%), continua l’Istat. Il tasso di disoccupazione degli stranieri si porta al 14,8% a fronte del 12,2% del quarto trimestre 2010. L’indicatore continua a crescere per gli uomini (dall’11,2% al 12,6%) e soprattutto per le donne (dal 13,6% al 17,7%).
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