Convinta a venire in Italia con la promessa di un futuro migliore, la giovane rumena di 23 anni è stata “venduta” per 500 euro a due cugini di Trescore Balneario, gli stessi che l’hanno poi costretta a prostituirsi.
E’ iniziata così la vita italiana della giovane rumena che, dopo i giorni d’inferno ai quali è stata costretta, ha trovato la forza e il coraggio di chiedere aiuto tramite Facebook col cellulare che usava per i clienti, riuscendo, per sua fortuna, a contattare un poliziotto di Enna che a sua volta ha messo all’erta i colleghi della Squadra mobile di Bergamo. Questi, grazie alle indicazioni della donna, sono poi riusciti a risalire all’abitazione dei due cugini rumeni, rispettivamente di 46 e 50 anni, che hanno arrestato per sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù. La ragazza, infatti, ha raccontato di essere tenuta tutto il giorno sottochiave e di poter uscire solo nelle “ore di lavoro”.
I due rumeni sono già comparsi davanti al gip di Bergamo Ezia Maccora, che non ha però convalidato il fermo poiché non ci sarebbe il pericolo di fuga. Entrambi restano comunque in carcere.
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