Non c’è pace nel Pd, nemmeno sulla Riforma del lavoro che il Governo Monti si appresta a varare. Se Susanna Camusso, segretario nazionale Cgil, promette battaglia e Pierluigi Bersani, segretario del Pd, è furioso per i risultati della trattativa con i sindacati il Partito democratico mostra, senza veli né pudori, le sue anime.
E Bergamo non fa differenza.
“Abbiamo bisogno di creare lavoro, è un’urgenza che il Paese ha e quindi anche se la trattativa è in corso e potrebbero esserci delle modifiche credo che la riforma del lavoro proposta dal governo sia molto seria – afferma l’onorevole Giovanni Sanga –. Sono d’accordo sui punti raggiunti e credo che questo sforzo vada sostenuto, sostiene il lavoro a tempo indeterminato e potenzia gli ammortizzatori sociali”.
Sul fronte opposto l’onorevole Antonio Misiani, tesoriere del Partito Democratico.
“Così come è stata presentata questa riforma del lavoro va corretta e lavoreremo per cambiarla – dichiara Misiani –. Mi auguro che il Governo faccia un ulteriore sforzo, anche se è incomprensibile questa forzatura da parte dell’esecutivo. In parlamento faremo la nostra parte per modificarla. Le norme sul licenziamento non sono condivisibili in una situazione di crisi economia come l’attuale, forzare così sui tempi mandando a monte il clima di collaborazione e di dialogo con le parti sociali rischia di aprire una stagione di scioperi nel Paese che, francamente, sarebbe meglio evitare”.
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