Il sospetto è che tra le fondamenta del nuovo polo scolastico di Treviolo, l’impresa Locatelli di Grumello del Monte possa aver smaltito illecitamente una serie di rifiuti. E dopo un mese e mezzo di indagini, anche in collaborazione con l’Arpa, i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Brescia sono arrivati ad una svolta: nella mattinata del 21 marzo i militari hanno sequestrato il cantiere. Durante le operazioni c’era presente anche il sindaco di Treviolo Gianfranco Masper. Poco dopo i carabinieri del Noe si sono recati in Comune, probabilmente per acquisire una serie di atti e completare il sequestro penale disposto dal sostituto procuratore di Bergamo Carmen Pugliese nell’ambito di una nuova inchiesta su alcuni cantieri di Locatelli.
Storia travagliata quella del grande cantiere per il nuovo polo scolastico di Treviolo. I lavori iniziarono nei primi mesi del 2011, con contratto all’impresa Ced di Bergamo che ha affidato l’esecuzione all’impresa di Pierluca Locatelli. I primi sospetti del Comune di Treviolo nella primavera – estate del 2011, quando in cantiere si notavano materiali neri di vario tipo. "Derivato di fonderia che si può usare", avevano spiegato sia l’impresa Ced sia Locatelli al sindaco. Ma l’Amministrazione comunale, poco convinta, aveva fatto disporre accertamenti da parte di un laboratorio privato: nessuna criticità, però, era emersa.
Poi, però, il 30 novembre, l’inchiesta bresciana aveva portato all’arresto dell’imprenditore bergamasco. E son sorte tante preoccupazioni sul territorio bergamasca. L’Arpa ha iniziato una serie di analisi, anche al cantiere delle scuole di Treviolo. E i campioni prelevati sono stati poi inoltrati anche ai carabinieri del Noe di Brescia. Il sequestro è il primo risultato delle analisi e di questi nuovi accertamenti.
commenta