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Economia

Stop ai doppi incarichi L’unico che lascia per ora è Carlo Pesenti

Il consigliere delegato di Italcementi, il 31 gennaio scorso si è dimesso da Unicredit. L'unico esempio finora in Italia dopo la legge 214/2011.

Il capitalismo italiano è popolato da collezionisti di poltrone. Una passione che però sembra avere una fine. Fra poco più di un mese, entro il prossimo 25 aprile, chi ricopre incarichi incompatibili deve mollarne uno, altrimenti decade da tutti. Lo ha deciso una legge del Governo Monti, la 214 del 2011, sull’incompatibilità dei doppi incarichi per banche e assicurazioni.

La legge c’è, l’invito pure, ma il primo e l’unico a seguire l’indicazione del premier Monti è Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi. Consigliere in Unicredit e in Mediobanca, il 31 gennaio scorso Carlo Pesenti si è dimesso dal consiglio di amministrazione di Unicredit per mantenere il seggio in Mediobanca. Poche righe affidate ad una nota, nella discrezione che lo caratterizza, Pesenti ha lasciato la poltrona della banca di Piazza Cordusio a Milano.

Per l’ingegner Pesenti, 48 anni, padre di sei figli, non deve essere stato un trauma, visto che è il primo in Italia ad aver accolto l’invito di Monti. Anzi, forse è stato anche alleggerimento dei suoi numerosi impegni lavorativi. Oltre ad essere direttore generale della holding Italmobiliare Spa e consigliere delegato di Italcementi, dall’aprile 2007 è vice presidente di Ciments Français, è presente nei Consigli di amministrazione di Mediobanca e Rcs MediaGroup ed è componente del Board Italy-India Ceo Forum.

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