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In segreto

La politica trema, Locatelli interrogato per più di tre ore

Alle 16 di mercoledì era nell'ufficio del procuratore aggiunto, che però nega la circostanza. Lungo colloquio secretato riguardante affari e politica, non tanto i reati ambientali.

Più di tre ore di interrogatorio, o meglio di colloquio, in cui ci si è concentrati sui rapporti tra politica e affari nella Bergamasca, non su ipotetici reati di carattere ambientale che il diretto interessato nega con fermezza.

Pierluca Locatelli, l’imprenditore dai mille agganci, arrestato il 30 novembre scorso, non risulta indagato dalla procura di Bergamo (è iscritto tra gli indagati a Brescia e Milano) ma mercoledì 7 marzo è entrato nel palazzo di piazza Dante attorno alle 16 per uscirne solo dopo le 19. Con lui c’erano l’avvocato Roberto Bruni e un altro legale.

Per oltre tre ore c’è stato un confronto con il procuratore aggiunto Massimo Meroni, nel suo ufficio, e con un sostituto procuratore. Le notizie emergono solo tramite indiscrezioni, perchè il procuratore nega apertamente la circostanza dell’incontro, che invece è assolutamente confermata.

Il contesto dell’incontro resta poco chiaro: ufficialmente, secondo la procura di Bergamo, in piazza Dante non sarebbe arrivato nessuno spunto da Milano, dove i magistrati indagano sull’episodio di corruzione di Locatelli con la tangente a Franco Nicoli Cristiani, e dove probabilmente ci sono stati approfondimenti su un’altra serie di intrecci che l’imprenditore conosce.

Se a Bergamo non si stesse lavorando su un filone d’indagine nato dagli interrogatori di Locatelli a Milano, allora le ipotesi in campo resterebbero due: o quelle di mercoledì pomeriggio sono state dichiarazioni spontanee di Pierluca Locatelli, oppure la procura di Bergamo, per sviluppare alcuni accertamenti già effettuati, ha avuto la necessità di ascoltare l’imprenditore bergamasco come persona informata su fatti ed episodi che meritano di essere approfonditi.

Il colloquio c’è stato ed è avvolto da un mistero che fa pensare a circostanze molto delicate raccontate da Pierluca Locatelli. Il verbale è stato addirittura secretato. Ulteriori indiscrezioni suggeriscono che le domande dei magistrati, e le relative risposte, non si sarebbero concentrate su presunti reati di carattere ambientale commessi sul territorio bergamasco, ma su tutto un mondo di intrecci politico-economici bergamaschi che un imprenditore del calibro di Locatelli ben conosce.

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