Un gruppo di manifestanti No Tav che sfilavano nelle strade di Bergamo nella serata del 27 febbraio ha preso a calci un’auto guidata da un cittadino austriaco che vive in città. Lui non ci ha pensato due volte: da via Camozzi, dove si è ritrovato accerchiato dai No Tav, è andato dritto in questura, a sporgere denuncia.
E’ stato l’unico episodio di scontro di tutta la serata. Tra le 19,30 e le 20,30, in piazza Matteotti, i No Tav bergamaschi avevano tenuto un presidio autorizzato e previsto dalla questura. Ben presto il presidio si è trasformato in un corteo, al quale la polizia ha fatto da balia: viale Papa Giovanni, stazione, viale Paleocapa, via Giorgio Paglia, via Tiraboschi, Porta Nuova, via Tasso e, appunto, via Camozzi. Di fronte alla sede di Confindustria, siccome la strada non era del tutto bloccata per il passaggio dei cento manifestanti No Tav, una Ford Focus si è avvicinata al corteo. Primi sguardi minacciosi, poi l’accerchiamento di tre o quattro manifestanti, quindi una serie di calci al veicolo. Un agente della Digos ha ripreso la scena con una videocamera.
Una quindicina di secondi di paura, per l’automobilista austriaco alla guida. Uno straniero che ha scelto di vivere a Bergamo e dopo l’accerchiamento e i calci ha scelto di andare in questura, dove ha denunciato l’accaduto.
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