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Bergamo

L’opposizione: “Ridurre gli assessori da 12 a 8”

Partito democratico, Lista Bruni, Udc, Italia dei Valori e Verdi chiedono un segnale all’amministrazione alle prese con le ristrettezze economiche di un bilancio tutto da inventare: ridurre gli assessori da 12 a 8.

Partito democratico, Lista Bruni, Udc, Italia dei Valori e Verdi chiedono un segnale all’amministrazione alle prese con le ristrettezze economiche di un bilancio tutto da inventare: ridurre gli assessori da 12 a 8. Una misura già prevista dalle manovre Monti e Tremonti, ma solo dal prossimo mandato amministrativo. L’opposizione chiede di anticipare la stretta per mostrare in modo concreto ai cittadini che Palafrizzoni fa la sua parte. Non è l’unica proposta per cercare di tagliare le spese senza mettere le mani in tasca ai cittadini o togliere servizi. Le minoranze chiedono una completa revisione delle società partecipate e soprattutto tagli selettivi a settori ben specifici. “Riteniamo che in questo momento sia opportuno dare un segnale forte – spiega Roberto Bruni, capogruppo della Lista Bruni -. Sappiamo che non e una questione di indennità. Siamo però consapevoli che una riduzione degli assessori riduce i centri di spesa e c’è una maggiore capacità di selezionare meglio i servizi indispensabili. Anche io ho governato con dodici assessori, ma erano altri tempi. Occorrerebbe fare un’approfondita analisi di tutte quante le Partecipate del comune. Emerge una sostanziale inutilità della Cobe, che potrebbe essere chiusa. Lo stesso vale per la partecipazione in Bergamo Mercati e nelle ex farmacie comunali. Sul piano del metodo da molto tempo abbiamo dichiarato la nostra volontà di collaborare e confrontarci in maniera propositiva. Abbiamo avuto conferme a parole a parole, ma non nei fatti. Sul bilancio ci saremmo aspettati un quadro della situazione”. Sul fronte “entrate” il capogruppo del Partito democratico Elena Carnevali è chiara: “L’Imu sulla prima casa non deve essere aumentata. E una questione irrinunciabile. Diverso è il ragionamento sugli altri immobili. Su questo la oggi impone un aliquota base che si può diminuire. Sull’Irpef invece riteniamo che la soglia di esenzione di 15 mila euro annui sia troppa bassa. Bisogna ragionare sui 28 mila euro. L’importante è avere un equilibrio intelligente”. Drastica la proposta del consigliere Fausto Amorino dei Verdi: “ Gli enti locali richiamo di essere svuotati della loro essenza. La coperta e corta e rischia di non esserci più addirittura. Revisione della spesa ha ridotto poco o niente. Fosse per me farei a meno della lirica per portare servizi migliori”. “Abbiamo portato una serie di proposte come se fossimo al governo della città – è il commento di Vittorio Grossi, Italia dei Valori -. Siamo propositivi. Poi sappiamo che l’amministrazione ha i suoi problemi, le divisioni interne non permettono a Tentorio agilità di manovra”.

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