"Dècès de Diego Bosis": titola così questa mattina (15 febbraio) la rivista francese Pitstop, una delle testate di motori tra le più importanti al mondo. Quel titolo è solo l’apice dell’onda di emozione e di cordoglio che la morte di Diego Bosis ha sollevato. Il campione bergamasco di Trial, originario di Valtesse, in città, ma che viveva a Paladina, è morto per arresto cardiaco sul treno che lo portava alla stazione di Milano Porta Garibaldi, nella mattinata di ieri. Da quel momento la notizia del decesso ha fatto il giro del mondo: in ogni angolo del pianeta gli appassionati di Trial sono tanti: quelle agili moto si adattano a tanti paesaggi, spesso anche artificiali per gare indoor. Come capita sempre più spesso i numeri offerti dalla rete Internet sono lo specchio dell’emozione collettiva, di quel che un fatto sa suscitare nel cuore di molti. E ai messaggi dei campioni o degli appassionati della disciplina motociclistica si sono affiancati di minuto in minuto, di ora in ora, anche i commenti degli amici di un tempo e di chi l’aveva incontrato fino a pochi giorni fa. "Campione di Trial e di vita, apri il gas come solo tu sapevi fare", scrive Lorenzo. "Ciao Diego, eri un mio compagno di classe e se avessi potuto saresti salito anche sul banco con quelle moto. Salutami il maestro mora e aiuta chi ti ama a superare lo strazio di questo momento, riposa in pace". E ancora: "Io che ho avuto il privilegio di conoscerti e di conoscere, la tua semplicita la tua determinazione ma sopratutto la tua grande umanità, proprio per il rispetto che ti ho sempre portato cerchero di ricordare sempre il tuo ricordo. Ricordo di un vero campione sulle piste ma sopratutto di un vero CAMPIONE nella vita. Ciao Diego". Decine di messaggi così. Chi ha vissuto come Diego Bosis ha costruito un suo mondo, fatto di fatica e di passione per uno sport mai banale e per nulla "normale" o semplice. Ed è in quei mondi che spesso servono sentimenti particolari. Tra tanti messaggi e tanta emozione sembra quasi di rivivere quel che accadde il 23 ottobre con la scomparsa di un altro grande delle due ruote: Marco Simoncelli.
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