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Coldiretti

Allevamento da latte Emergenza ghiaccio “La situazione è critica”

Con il perdurare delle temperature polari aumentano i danni al settore agricolo. Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dagli uffici della Coldiretti bergamasca il freddo intenso continua a creare difficoltà agli allevamenti da latte.

Con il perdurare delle temperature polari aumentano i danni al settore agricolo. Secondo l’ultimo monitoraggio effettuato dagli uffici della Coldiretti bergamasca il freddo intenso continua a creare difficoltà agli allevamenti da latte. Il gelo ghiaccia gli abbeveratoi e causa problemi agli animali che devono dissetarsi. Nelle stalle con le mucche da latte gli allevatori sono costretti a svuotare completamente le condutture per evitare che gelino e si spacchino oppure lasciano sempre un filo d’acqua in modo che il passaggio costante scongiuri la formazione del ghiaccio. “Dobbiamo tenere la situazione costantemente sotto controllo – dice Giorgio Piovanelli allevatore di bovini da latte di Zanica – perché se le mucche non riescono a bere diminuisce la produzione di latte. Per evitare questo dove il ghiaccio ha bloccato tutto abbiamo sistemato dei secchi con l’acqua che cambiamo in continuazione”. Nelle serre dove si producono i fiori le spese per il gasolio da riscaldamento sono moltiplicate e visto il prezzo raggiunto dai carburanti questo si traduce in un vero e proprio salasso per gli agricoltori. Negli allevamenti di suini la spesa del gasolio da riscaldamento è salita del 50 per cento e in alcuni casi è addirittura raddoppiata passando dai 300 litri al giorno dello stesso periodo dell’anno scorso ai 500 litri al giorno di questa ultima settimana “La situazione è veramente critica – spiega Fabrizio Fumagalli, allevatore di suini a Bottanuco – il riscaldamento funziona a pieno regime da molti giorni. Nel reparto dei suinetti post svezzamento bisogna tenere i 30 gradi e dove ci sono quelli da 30 chili si deve in ogni caso restare sui 25 gradi. Per permettere ai suini adulti di affrontare i rigori di questo inverno che sembra non finire mai abbiamo aumentato la razione alimentare del 20 per cento e l’abbiamo anche modificata aggiungendo più alimenti energetici come ad esempio il mais. Stiamo iniziando ad avere problemi anche con l’erogazione dell’acqua poiché il freddo sta durando da molti giorni e ora anche le tubazioni interrate cominciano a congelare”. Sempre a causa dell’acqua che ghiaccia in un allevamento di capre della Valle Brembana da alcuni giorni si munge a mano perché la mungitrice non funziona. Altri allevamenti hanno problemi con le attrezzature. C’è molta apprensione anche per gli ulivi perché fino a pochi giorni prima che arrivasse il freddo siberiano le temperature erano piuttosto elevate e quindi le piante non erano ancora entrate pienamente nel riposo invernale e ora le gelate rischiano di danneggiarle. Se ci saranno stati dei danni si vedrà solamente questa primavera. Anche la raccolta delle insalate si è fermata perché le foglie sono ghiacciate. Con le basse temperature le piantine non crescono e quando lo sviluppo riprenderà la qualità sarà sicuramente compromessa.

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