Dall’assemblea dei lavoratori della Ipsa di Albano Sant’Alessandro, che si è svolta martedì 31 gennaio, sono emersi “da un lato un po’ di sollievo, seppur temporaneo, per l’ottenimento del rinvio dello sfratto ma, dall’altro lato, una forte preoccupazione per i destini di un’azienda che per ora resta nel silenzio”. Lo affermano Fiom Cgil e Fim Cisl di Bergamo e le Rsu.
Resta così rinviato all’inizio di marzo lo sfratto dell’azienda metameccanica dove al lavoro ci sono 45 persone. Ora l’attesa è tutta per la convocazione del tavolo istituzionale in Provincia a Bergamo, prevista per lunedì 6 febbraio.
In contemporanea con il confronto, i lavoratori indicono uno sciopero di 4 ore con un presidio in via Tasso, davanti alla sede della Provincia.
“Sono grandi i sacrifici che i lavoratori rimasti in forza alla Ipsa hanno fatto in questi anni e soprattutto negli ultimi mesi” continuano Fiom Cgil, Fim Cisl e Rsu.
“La paura ora è che tutti questi sacrifici diventino inutili – affermano i sindacati -. La richiesta forte che facciamo all’azienda è quella che il prossimo incontro istituzionale del 6 febbraio con gli attori dell’intricata vicenda non sia l’ennesimo incontro inutile ma sia proficuo su tutti i fronti, in particolare rispetto ai tempi del trasferimento nella nuova sede dichiarata dall’azienda, al piano industriale, al piano di rientro di tutti i crediti lavorativi e alle indicazioni in merito ai lavoratori attualmente in cassa integrazione a zero ore. Nel frattempo chiediamo che entro la fine di questa settimana vengano pagati gli stipendi arretrati di novembre e dicembre: siamo disposti a revocare lo sciopero se entro la fine della settimana dovesse essere saldato quanto dovuto”.
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