Dopo due mesi esatti di carcere l’imprenditore di Grumello del Monte Pierluca Locatelli va agli arresti domiciliari. Torna a casa. Il via libera è arrivato oggi dal giudice delle indagini preliminari di MIlano Elisabetta Meyer, che sta valutando il filone d’indagine relativo alla corruzione dell’ex vicepresidente del Consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani da parte dello stesso Locatelli. Il primo via libera, invece, era arrivato venerdì scorso dal gip di Brescia, dove è rimasta l’altra parte dell’inchiesta, ovvero quella sul presunto smaltimento illecito di rifiuti da parte del gruppo Locatelli nei cantieri della Brebemi.
La decisione del gip di Milano, che porta alla scarcerazione, è arrivata oggi, 1 febbraio. Pierluca Locatelli era stato arrestato all’alba del 30 novembre. Durante i successivi interrogatori, assistito dall’avvocato Roberto Bruni, aveva ammesso la corruzione in favore di Franco Nicoli Cristiani, con una tangente da 100 mila euro. E aveva aggiunto che l’accordo prevedeva un’altra mazzetta da 100 mila euro. Locatelli ha invece sempre negato ogni addebito sullo smaltimento rifiuti, accusa per la quale erano finite agli arresti altre sette persone, tra le quali la moglie Orietta Pace Rocca.
Le imprese principali del gruppo Locatelli sono in forte difficoltà economica e vanno verso la liquidazione. Anche la cessata attività, quindi l’impossibilità per Locatelli di reiterare qualsiasi reato in qualità di imprenditore, può aver pesato sulla decisione del giudice. Così come possono aver pesato, proprio a Milano, le ammissioni di corruzione.
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