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Zogno e bergamo

“Talpe” tra i carabinieri, presto altri cinque indagati

Nel registro del pm Bettini potrebbero entrare presto cinque militari di Bergamo. L'inchiesta quindi non riguarda solo Zogno. Tra le accuse: dati riservati forniti illecitamente, multe annullate.

Può salire a quota 13 il numero dei carabinieri indagati nell’inchiesta del pubblico ministero Franco Bettini, che riguarda anche infermieri e imprenditori. Oltre ai primi otto militari di Zogno, tra i quali l’ex comandante Filippo Bentivogli, nel registro degli indagati potrebbero presto finire altri cinque militari. Un’inchiesta sulle "talpe" in divisa o in abito bianco da infermiere, come è stata ribattezzata. In tutto, oltre ai militari, una ventina di indagati per reati che vanno dalla corruzione alla rivelazione del segreto d’ufficio, fino al falso pmateriale e ideologico.

Queste le accuse sui fatti: da un lato multe staccate dai carabinieri, in particolare nella notte utilizzando l’etilometro, che finivano per essere insabbiate prima del loro arrivo in prefettura; dall’altro una serie di informazioni, che avrebbero dovuto essere coperte dal segreto d’ufficio, che invece finivano a persone direttamente interessate. Informazioni spesso fornite dai carabinieri tramite la loro banca dati oppure informazioni fornite da infermieri che avevano a che fare con casi di infortunio e fornivano dati ad agenzie assicurative o di consulenza che si occupano dei risarcimenti danni.

Dopo i primi otto indagati ne potrebbero arrivare altri cinque, tra i carabinieri. E in questo caso, però, si tratterebbe di uomini del comando di Bergamo. L’inchiesta quindi, si sta allargando. Anche nel caso di questi ultimi cinque indagati l’attenzione si sarebbe focalizzata su multe annullate. 

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