Quante volte è esplosa ai suoi gol. Quante volte ha gridato il suo nome. Quante volte, anche dopo la squalifica dell’estate scorsa, lo ha sostenuto. Ma ora non più, dopo i fatti di fine dicembre anche la Curva Nord ha voltato le spalle a Cristiano Doni. Un nome, un simbolo, un giocatore in grado di provocare un boato anche solo durante il riscaldamento sotto quello spicchio di stadio. Ma ora non più, gli ultimi sviluppi (l’arresto, ma soprattutto l’ammissione di colpa durante l’interrogatorio) hanno rotto un rapporto d’amore durato più di dieci anni. Nessun coro, nessuno striscione, di critica o di sostegno in un momento difficile. Tanta indifferenza. Come un amante ferito i tifosi della Pisani hanno scelto di abbandonare l’amato senza dire una parola, e di lasciarlo al suo destino. Dalla parte opposta dello stadio, in Curva Sud, è apparso invece uno striscione a inizio partita, con una scritta piuttosto eloquente: “Siamo e restiamo per il calcio sano, Doni con noi hai chiuso!”. Un messaggio chiaro e un pensiero condiviso da uno stadio intero, probabilmente anche dalla tradita Curva Nord che lo amava tanto.
La partita: Atalanta-Milan 0-2
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