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L'intervento

Brebemi, l’Arpa: non dovevamo controllare noi

In Regione parla Enzo Lucchini, presidente dell'Arpa Lombardia: "Non siamo affatto coinvolti nel caso Brebemi". Le opposizioni: "Inaccettabile che i controlli spettino solo al costruttore".

L’Arpa Lombardia spiega di non avere alcuna responsabilità nè di essere coinvolta in alcun modo nell’affaire dei cantieri Brebemi, sottosequestro dal 30 novembre per il caso riguardante l’impresa Locatelli di Grumello del Monte. La stessa Agenzia regionale per l’Ambiente sottolinea che l’iter autorizzativo per la discarica di amianto di Cappella Cantone (Cremona) è stato corretto e ineccepibile per quanto riguarda le procedure che l’Arpa doveva curare. E in ultima istanza, secondo la stessa agenzia, i controlli nei cantieri Brebemi chiesti dal Comune di Treviglio ad agosto non avevano evidenziato nulla di anomalo.
Sono queste le tre posizioni, sui punti più scottanti, messe in evidenza dal presidente di Arpa Lombardia Enzo Lucchini, intervenuto nella mattinata del 14 dicembre in Commissione Ambiente, presieduta da Giosuè Frosio (Lega Nord), accompagnato dal direttore generale Umberto Benezzoli e dal coordinatore dei Dipartimenti Giuseppe Sgorbati. “Arpa è l’unica agenzia regionale ambientale italiana – ha aggiunto Lucchini – ad avere un Consiglio di Amministrazione in cui siedono anche rappresentanti dell’opposizione e per la quale negli ultimi due anni sono stati incrementati di due milioni e mezzo i fondi per l’esecuzione di nuovi e ulteriori controlli ambientali”.
“Non si possono confondere le responsabilità individuali con quelle istituzionali – ha commentato il presidente della Commissione Giosuè Frosio – e credo che l’incontro di questa mattina abbia contribuito a fare chiarezza nello specificare e nel distinguere le responsabilità dei principali attori di questa vicenda. Non ho nulla in contrario – ha aggiunto Frosio – all’istituzione di una commissione d’inchiesta e mi auguro che tale commissione d’inchiesta possa essere resa operativa in seno a questa Commissione, che per le prossime settimane ha già programmato su questa vicenda nuovi incontri con gli assessori regionali Belotti e Raimondi”.
L’audizione di oggi era stata sollecitata dai rappresentanti dei gruppi di minoranza, che hanno espresso perplessità sull’esito dell’incontro con particolare riferimento al sistema dei controlli. “Non possiamo scaricare su altri soggetti la responsabilità di controlli, ispezioni e verifiche che la Regione ha comunque il dovere di fare – ha detto Giuseppe Villani (Partito Democratico)-; è inaccettabile che su Brebemi tali responsabilità spettino solo al consorzio Bbm (costruttore): praticamente così facendo chi deve essere il soggetto controllato diventa anche unico e solo controllore di se stesso. Di mezzo c’è la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente”.
Anche per Arianna Cavicchioli (PD) “Arpa deve necessariamente fare un salto di qualità in tema di controlli, soprattutto ora che con la realizzazione di Brebemi e Pedemontana si apre una stagione contraddistinta da numerosi cantieri potenzialmente a rischio di inquinamento”. Per Gabriele Sola (IdV) “siamo chiaramente in presenza di grossi buchi normativi, regolamentari e politici se a nessun organismo amministrativo e istituzionale spetta la responsabilità dei controlli. L’imbarazzo dei dirigenti Arpa questa mattina era palpabile –ha aggiunto Sola- e non ci resta ora che attendere con rammarico l’esito delle indagini giudiziarie”.

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