Nella giornata di martedì 13 dicembre il Comitato di Lotta per la Casa di Bergamo ha simbolicamente occupato la sede Aler per chiedere il blocco immediato degli sfratti in città e provincia.
"Nella giornata nazionale contro gli sfratti e chi meglio di Aler poteva “ospitarci” per ricordare ad azienda e Comune che la casa è un diritto? – si legge in un messaggio di Anpagamia -. La stessa Aler che aliena parte del patrimonio di edilizia pubblica e rincara del 30% i canoni di locazione, la stessa Aler che sperpera quasi 2.500.000 euro (!) nella mala gestione del complesso di via Carnovali mentre dopo 8 anni il cantiere è ancora bloccato. La stessa Aler che butta le famiglie per strada perchè a causa della crisi e della perdita del lavoro non riescono più a pagare l’affitto. Abbiamo deciso di prendere parola in una data simbolica come quella odierna perchè non possiamo accettare che le fasce sociali più deboli, le famiglie, i giovani e gli anziani, paghino una crisi che non ci appartiene. Perdiamo il lavoro, perdiamo la casa, perdiamo il diritto ad una vita dignitosa costretti a salti mortali per arrivare a fine mese perchè politici corrotti, speculatori e banchieri si arrogano il diritto di scegliere per il 99% della popolazione. Ora siamo stanchi e arrabbiati. E i nostri diritti ce li riprediamo senza chiedere nulla a nessuno".
Di seguito il testo del volantino consegnato oggi all’Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale della provincia di Bergamo:
"Blocco immediato degli sfratti! La crisi finanziaria manifesta oggi i suoi effetti più brutali. A pagarne i costi e le drammatiche conseguenze sono le fasce più vulnerabili della popolazione. Per molte famiglie anche il bene più fondamentale viene oggi a mancare: la casa! In tutto il paese gli sfratti per morosità si sono moltiplicati in misura esponenziale e nella maggioranza dei casi le persone non riescono più a pagare l’affitto a causa della perdita del posto di lavoro. Non sono necessarie molte parole, sono i dati stessi a dare il peso di quella che ormai è a tutti gli effetti una gravissima emergenza: a livello nazionale si è passati dai 26.937 sfratti del 2001 ai 56.147 del 2010 registrando un incremento addirittura del +108,4% ! a livello provinciale se nel 2009 l’aumento di sfratti è stato del 337% rispetto all’anno precedente, nel 2010 si è arrivati ad un ennesimo aumento del 30% con oltre 1500 famiglie buttate per strada. Nella città di Bergamo il 2010 ha visto invece 1283 sfratti. Si tenga presente che la popolazione di Bergamo rappresenta meno dello 0,2% della popolazione italiana ma sul territorio comunale si concentrano circa il 2,5% degli sfratti eseguiti a livello nazionale: la sproporzione dimostra che a Bergamo l’emergenza abitativa è molto più grave che altrove".
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