Umberto Dolci di Federconsumatori lancia un appello ai negozianti di abbigliamento e calzature, visti i tempi di crisi e l’inflazione galoppante: anticipate i saldi prima di Natale
Questo mese non è stata data la solita evidenza ai dati ISTAT rilevati nel mese di novembre dal comune di Bergamo; forse è un problema di assuefazione o/e di malinconica rassegnazione. Su questo tema Federconsumatori Bergamo ritiene valga la pena fare delle riflessioni. Nel mese di novembre è continuato il lento ma costante fenomeno della contrazione dei consumi abbinata all’aumento, rispetto al mese precedente, dell’inflazione (+ 0,3%). A Bergamo il settore calzature e abbigliamento è aumentato dello 0,5%. Il problema principale è che scarseggiano i soldi e la gente sta bene attenta prima di spendere. Se proprio non ne può fare a meno si orienta verso quei punti vendita che stanno anticipando i saldi di fine stagione FACENDO SCONTI A MAN BASSA.
In questa situazione è esemplare la strategia adottata dalla grande distribuzione la quale cerca di sostenere il commercio con continue promozioni. Ogni settimana siamo invasi da “volantoni” (a volte persino pubblicazioni di 12/16 pagine) che, offrono sconti dal 20 al 50% sulla merce in catalogo. A questo punto ci chiediamo cosa impedisca ai negozianti di abbigliamento e calzature di fare la stessa cosa. Se aspettano il 5 gennaio prossimo per cominciare a vendere con prezzi ribassati rischiano di trovare una brutta Epifania; con i clienti che hanno già fatto rifornimento presso gli outlet e/o gli ipermercati e sono rimasti senza ulteriori risorse.
Federconsumatori Bergamo
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