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Inquinamento

Smog, Bergamo soffoca A Milano niente blocco

Ennesima giornata di smog oltre i limiti a Bergamo, come del resto in tutta la Lombardia. Da dicembre partiranno i mini blocchi del centro città decisi come ogni anno dalla Giunta per contrastare l’inquinamento.

Ennesima giornata di smog oltre i limiti a Bergamo, come del resto in tutta la Lombardia. Da dicembre partiranno i mini blocchi del centro città decisi come ogni anno dalla Giunta per contrastare l’inquinamento. A Milano il sindaco Pisapia ha già gettato la spugna, l’ordinanza anti smog è stata revocata. Potrebbero invece scattare in città e in tutta la provincia già da mercoledì le targhe alterne e il blocco di oltre 240 mila veicoli diesel Euro 3. Pisapia ha sciolto le riserve sull’opportunità di dare il via, per la prima volta, alla fase 2 del nuovo pacchetto comunale antismog. Ed è stato un dietrofront. Una decisione nata in accordo con Palazzo Isimbardi che ha incassato l’ok della giunta comunale alla convocazione lunedì di un tavolo dei 134 sindaci della provincia per concordare una serie di provvedimenti comuni. La marcia indietro è arrivata in extremis. Stamane infatti l’Arpa aveva certificato, con dati ancora da capogiro, che la giornata di ieri andava ad allungare a 13 il ‘filottò di giorni consecutivi di Pm10 oltre la soglia in città. E con un meteo implacabile (condizioni «molto favorevoli» all’accumulo di inquinanti) il 14/o giorno era scontato. Non lo è stato invece il via libera all’ordinanza del 18 ottobre scorso. Ieri sarebbe stato proprio il sindaco il più scettico nella riunione di Giunta sul blocco dell’area Ecopass. Timori che avrebbero riguardato sia le possibilità dell’Azienda Trasporti di fare fronte all’impennata di viaggiatori, sia l’efficacia della misura per l’abbattimento delle polveri sottili. Stesse preoccupazioni dell’assessore a Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran e di mezza squadra di assessori. La pausa di 24 ore di riflessione è allora servita per riallacciare i contatti con la Provincia, dopo le polemiche degli ultimi mesi sulle domeniche a piedi e Area C (il nuovo Ecopass), fino ad arrivare ad accogliere la proposta del presidente provinciale Guido Podestà di revocare la seconda parte dell’ordinanza (rimane in vigore la prima che vieta la circolazione ai mezzi più inquinanti) e di convocare per lunedì a Palazzo Isimbardi tutti i 134 sindaci del Milanese. Una scelta che ha raccolto critiche da più parti. Non si spreca la delusione di militanti e cittadini sulle pagine Facebook di sindaco e assessore. Così come quella di esponenti della maggioranza. Si dice «deluso ma ho piena fiducia nel sindaco» Carlo Monguzzi, ‘anima verdè del Pd in Consiglio comunale. «Ok la retromarcia, se ci sono reali difficoltà, ma che sia la prima e l’ultima volta», l’avvertimento del radicale e referendario Marco Cappato, mentre Legambiente, con Damiano Di Simine non si dice sorpresa. «Era difficile da attuare», afferma Di Simine che poi boccia le targhe alterne: «Inutili e non ci entusiasmano». Ma ad andare alla carica è anche l’opposizione, con Pdl e Lega all’attacco del sindaco. «Siamo all’assurdo», afferma il capogruppo Pdl Carlo Masseroli, che chiede l’istituzione di «un comitato di tecnici per nuovi provvedimenti efficaci a partire da valutazioni scientifiche». Se poi per il leghista Alessandro Morelli «è caos totale e anche l’arancione si è scolorito con il grigio smog», per l’ex vicesindaco Riccardo De Corato (Pdl) «ancora una volta Podestà e la Giunta di centrodestra, dopo il caso Serravalle, salvano Pisapia e il centrosinistra dallo stato di totale confusione in cui si trovano».

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