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Lo studio

Malattie sessuali in aumento La causa è la globalizzazione

Questo il risultato della ricerca promossa dalla Scuola internazionale di Dermatologia della Fondazione «Ettore Majorana» di Erice (Trapani).

L’incremento dei rapporti sessuali tra soggetti di diversi gruppi etnici e tra soggetti provenienti da diverse aree geografiche contribuisce in maniera significativa all’aumento dell’incidenza delle malattie sessualmente trasmesse. È quanto emerge dal corso promosso dalla Scuola internazionale di Dermatologia della Fondazione «Ettore Majorana» di Erice (Trapani), che ha visto esperti italiani, francesi e svizzeri confrontarsi su un approccio multidisciplinare. Leonardo Zichichi, primario dell’Unità operativa di Dermatologia dell’ospedale «Sant’Antonio Abate» di Trapani e direttore del corso di Erice, parla di «globalizzazione del rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili», un rischio ulteriormente favorito «da Internet, che facilita gli incontri sessuali». I dati dell’European Center For Diseases, che fotografano gli ultimi dieci anni sulle malattie sessualmente trasmissibili, confermano che le infezioni genitali sono in costante aumento: dalla clamydia al linfogranuloma venereo. Ma c’è anche un incremento della sifilide (in Europa e pure in Italia). «Il controllo sanitario di queste malattie è difficile perchè si tratta di patologie che possono essere asintomatiche – dice Zichichi – e possono anche avere un lungo periodo di latenza; a volte sviluppano resistenza alla terapia. E le forme virali sono trattabili ma non curabili». Un più razionale uso dei contraccettivi, ad esempio il ricorso al profilattico, piuttosto che alla pillola, come è facilmente intuibile, viene assolutamente consigliato dai medici per i rapporti a rischio.

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