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Sul Tanque Denis le “mezze” verità di Marino

Luciano Passirani analizza la situazione tra Atalanta e Udinese per il riscatto del giocatore: l'accordo per l'acquisto è stato definito per metà, il riscatto potrebbe prevedere uno sforzo economico enorme per i bergamaschi.

di Luciano Passirani

 

D’accordo con i miei lettori, ogni volta che Denis segna, rischio di perdere una mezza scommessa con l’amico Petteni ed anche dovere ricredermi sul mio iniziale giudizio. Ma scommesse a parte, concedetemi le logiche perplessità iniziali su un giocatore che prima di Bergamo aveva segnato solo in Argentina e in Italia aveva giocato poco, salvo arrivare a Bergamo e trovare ambiente ideale per sé e per la famiglia e così rispondere alla grande alle aspettative della piazza e di Marino, doppiamente felice veramente?

DENIS E L’ACCORDO TRA MARINO E UDINESE

Marino di sicuro esulta, ma non troppo. I gol di Denis stanno spingendo l’Atalanta verso un campionato sorprendente, alimentando da parte della piazza sogni europei non lontani, ma le ipotesi di un facile e già concordato riscatto del giocatore da parte dell’Atalanta, con le notizie che giungono da addetti ai lavori e da Udine in particolare, non sembrano collimare con le recenti dichiarazioni di Marino, vere solo a metà. Infatti Marino ha già concordato il definitivo acquisto di Denis con l’Udinese dietro versamento di 2,5 milioni di euro, come ha recentemente dichiarato il responsabile dell’area tecnica, dimenticando di precisare che l’accordo è stato definito solo per la metà parte del giocatore. Un particolare non trascurabile, se pensiamo ai gol di Denis e all’asta che già si sta innescando da parte di mezza serie A per l’altra metà, per la gioia dei Pozzo e la titubanza della dirigenza atalantina ad affrontare l’argomento e il relativo sforzo economico, che potrebbe essere fuori dalla portata delle casse di Percassi. Quindi o Denis segna di meno, ovvero meglio stringere i tempi fin da subito per un accordo complessivo che non sembra eccitare più di tanto i Pozzo, abituati fin dalle vicende Sanchez e Imler a giocare al rialzo, per la gioia di Marino e dell’amico Petteni.

GRANDE MONDO

Andando per ordine preferiamo in primis unirci alla gioia di Mondonico che ha annunciato di avere vinto il male che lo aveva costretto ad abbandonare la panchina dell’Albino Leffe, il quale come seconda notizia positiva strappa un pareggio nelle ultime battute di gioco su un campo non facile contro la Juve Stabia. Un punto d’oro, visto le vittorie in fondo alla classifica di B da parte di Vicenza e Empoli, ma che non migliora la delicata classifica della squadra di Andreoletti che ritengo abbia bisogno di rinforzi a gennaio, ma fin da ora potrebbe essere lo stesso Mondonico il migliore, con un facile rientro nell’area tecnica.

SUPER CESARE (INTESO COME PRANDELLI)

Tutti pazzi per Mario, che sarebbe Balotelli, intitola un noto quotidiano sportivo, noi preferiamo parlare di nazionale, ricordare i meriti di Prandelli, che con riservatezza e senza proclami sta costruendo una nazionale che ha un suo gioco e una sua fisionomia. Di questi tempi non è poco, considerato il materiale a disposizione e ciò che un campionato scadente sta esprimendo. A proposito di nazionale, in prospettiva multi-etnica, visto i Balotelli e gli Ogbonna cosa ne pensate?

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