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Giustizia ordinaria

Calciopoli, pioggia di condanne

Il tribunale di Napoli ha condannato, tra gli altri, Luciano Moggi a 5 anni e 4 mesi. Il pm Capuano: "Non è stata una farsopoli".

"Non è stata una farsa, non è stata farsopoli". Le 16 condanne, su 24 imputati, inflitte dal tribunale di Napoli al termine del processo di primo grado per Calciopoli hanno suggerito questo commento al pubblico ministero, Stefano Capuano, subito dopo la lettura della sentenza. Tutti i principali accusati sono stati ritenuti colpevoli, in particolare Luciano Moggi, che però ha lasciato l’aula del tribunale senza fare dichiarazioni (condannato a 5 anni e 4 mesi). Ha parlato, invece, l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, condannato a 3 anni e 4 mesi. "Questo processo è stato vergognoso – ha detto -, attendo le motivazioni per reagire, ma sono sereno perchè so come mi sono comportato, quello che ho fatto e soprattutto non ho fatto, quindi sono tranquillo". Tra gli imputati presenti in aula c’era anche l’ex arbitro Massimo De Santis, condannato a un anni e 11 mesi, che ha parlato di "pagina mortificante per la giustizia, combatteremo in appellò. Sicuramente – ha aggiunto – non c’è stata unanimità nel verdetto, mi auguro che chi si è assunto la responsabilità di questa sentenza abbia la coscienza a posto e quando si appurerà che ha sbagliato mi auguro possa pagare". Tra i dirigenti condannati, hanno espresso la loro posizione Diego e Andrea Della Valle, condannati ad 1 anno e 3 mesi al pari del presidente della Lazio Claudio Lotito: "Siamo molto amareggiati anche se non troppo sorpresi, è una sentenza ingiusta contro cui faremo immediatamente ricorsò. Da Torino, la Juventus ha espresso soddisfazione per una decisione che rispetto ai fatti contestati »afferma la totale estraneità della società, che era citata in giudizio come responsabile civile". "La sentenza penale – si legge sul sito bianconero – stride con la realtà di una giustizia sportiva sommaria dalla quale Juventus è stata l’unica società gravemente colpita, pagando con due titoli sottratti, una retrocessione e ingenti danni". Il club ha annunciato infine che proseguirà nelle sue battaglie per ripristinare la parità di trattamento".

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