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L'intervento

“Renzi? Non ?? di destra, ?? un riformista”

Il vicesegretario provinciale del Partito democratico Alessandro Frigeni interviene sulla positivit?? del Big bang di Matteo Renzi.

Il vicesegretario provinciale del Partito democratico Alessandro Frigeni interviene sulla positività del Big bang di Matteo Renzi.

Personalmente non ho condiviso le modalità sbrigative e superficiali con le quali alcune personalità della sinistra (come ad esempio Nichi Vendola) hanno definito "di destra" le proposte emerse dal Big Bang svoltosi alla Leopolda; così come non mi sono piaciute le contestazioni allo stesso Matteo Renzi durante la manifestazione di sabato scorso a Roma (fortunatamente minoritarie); mi sembrano metodi antichi utilizzati putroppo ancora oggi per delegittimare un potenziale rivale politico.
Credo che le 100 proposte emerse dalla Leopolda non siano delle proposte di destra ma siano riconducibili a quel pensiero riformista che, a partire dalla fondazione del Partito Democratico, sta cercando, non senza fatica, di far breccia nella linea di pensiero tradizionale dei partiti di centrosinistra; sono peraltro proposte in alcuni casi simili a quelle contenute nei documenti ufficiali del PD, ma con alcune posizioni più avanzate e coraggiose, come quella, ad esempio, sul contratto unico di lavoro proposto da Pietro Ichino.
Credo che queste idee rappresentino un valore aggiunto per il PD, soprattutto ora che, giunti verso la fine della stagione berlusconiana, bisogna costruire un programma di governo credibile a autorevole, in grado di convincere il tessuto sociale, economico e imprenditoriale del paese; e questo è un aspetto che, ne sono certo, tocca le corde della sensibilità politica del segretario Bersani, protagonista di una coraggiosa e intelligente battaglia per la liberalizzazione dell’impresa ai tempi del secondo governo Prodi (di cui fu, da parte del sottoscritto, uno dei più apprezzati ministri).
Può piacere o non piacere il personaggio Renzi ma è innegabile che dal punto di vista del linguaggio e della comunicazione introduce novità importanti: proprio in un momento in cui vi è una fortissima ostilità verso il mondo della politica è infatti necessario adottare un linguaggio chiaro, semplice e comprensibile alla gente; questo non significa essere populisti o berlusconiani, ma semplicemente rendersi conto che continuando ad utilizzare il lessico e la grammatica dei partiti del secolo scorso si corre il rischio di non essere capiti dagli italiani.
Per questo sono convinto che il Big Bang della Leopolda non rappresenti un pericolo o una minaccia per il Partito Democratico bensì un contributo importante affinchè lo stesso PD possa sviluppare in modo autentico la sua vocazione riformista nella prospettiva di dare a questo nostro paese un governo finalmente all’altezza della situazione.

Alessandro Frigeni
Vice Segretario Provinciale PD

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