• Abbonati
Confapi

Agnelli se ne va, con altri 10mila imprenditori

Lo strappo sembra irreparabile. Il 26 ottobre a Peschiera del Garda si riuniranno le 12 associazioni territoriali scissioniste.

Paolo Agnelli, presidente di Confapi Lombardia e di Apindustria Bergamo, annuncia l’uscita da Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata nata nel 1947 e che oggi rappresenta oggi interessi di oltre 120mila imprese manifatturiere.
La data è fissata per il 26 ottobre e a seguire la linea tracciata da Agnelli – in contrapposizione alla presidenza nazionale guidata da Paolo Galassi – sono circa 10mila imprese.
Ciò che ha portato a questa rottura è “la debole proposta politica associativa”.
Secondo Agnelli: “Serve un modello nuovo, più funzionale dal punto di vista della rappresentanza, ma anche politicamente più presente e attivo”.
Mercoledì 26 ottobre le dodici associazioni territoriali che non si riconoscono nella gestione Galassi (oltre a Bergamo le territoriali lombarde di Como, Cremona, Lecco, Mantova e Varese, le emiliane Modena e Reggio e le venete Padova, Venezia, Verona e Vicenza) si daranno appuntamento a Peschiera del Garda. “Solamente allora valuteremo i passaggi statutari per distaccarsi da Confapi – puntualizza Agnelli – e cominceremo a mettere a punto la formula di associazione o federazione con cui alla fine ci riorganizzeremo”.
Che cosa non funziona oggi in Confapi lo rimarca ancora l’imprenditore orobico: “Serve un’associazione che proponga progettualità innovative a sostegno della competitività delle imprese – aggiunge Agnelli –. Idee nuove su temi fondamentali come materie prime, fonti energetiche, costo del lavoro”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI