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Dopo le polemiche

Foppa, Montichiari gi?? dimenticata Bonetti: “Soddisfatto dei lavori al PalaNorda” fotogallery

Dopo le voci che hanno dato, per un'intera estate, la Norda Foppapedretti vicina al clamoroso trasferimento in terra bresciani, arrivano segnali di disgelo del numero uno delle rossoblu: "Manca un ulteriore passo, la costruzione della tribunetta".

La presentazione ufficiale a stampa ed appassionati della Norda Foppapedretti è anche l’occasione per fare il punto sulla “questione palazzetto”, che ha tenuto banco in un’estate infuocata dove ha visto la società pensare seriamente (e clamorosamente) al trasferimento a Montichiari. Settimane di incertezza, di contatti con l’amministrazione comunale bresciana, che si sono conclusi con un nulla di fatto e con il “ritorno a casa” nell’amato/odiato PalaNorda.
Mossa mediatica per attrarre l’attenzione sulle condizioni “poco eleganti”(per usare un eufemismo) dello storico impianto sportivo di via Battisti? Di sicuro, dopo il tam tam sui giornali circa Montichiari e le proteste in consiglio comunale (ricordate la maglietta gialla celebrativa per la vittoria della settima Coppa Campioni dell’aprile 2010 con lo slogan “La Foppa e Bergamo merita un nuovo palazzetto” celebrativa della settima Coppa Campioni”?), a Palazzo Frizzoni qualcosa si è mosso. A partire dai lavori svolti quest’estate (rinnovo delle uscite di sicurezza, servizi igienici, impianto d’illuminazione, circuiti elettrici, sono solo alcuni degli interventi realizzati) e che continueranno, molto probabilmente, con la costruzione della nuova tribunetta, fondamentale per aumentare la capienza del Palanorda.
“In settimana incontrerò il sindaco Franco Tentorio per capire le prossime mosse – la dichiarazione del presidente della Foppa, Luciano Bonetti –; intanto siamo contenti dei lavori fatti fin qui, è un piccolo passo, in attesa dei prossimi, ovvero della costruzione della tribuna”. Tribuna semovibile piazzata nella zona ingresso che permetterà di arrivare vicini ai 3mila spettatori, il limite minimo fissato dalla Federazione Europea per giocare le partite di Champions League e da quella italiana per svolgere le fasi finali dei playoff. Il tempo limite per la conclusione dei lavori è la primavera e il sentore della società è che con i nuovi posti, la nostra Federazione, molto probabilmente, acconsentirebbe comunque al via libera delle semifinali e delle finali in casa.
Più difficile che la deroga arrivi dall’Europa (la richiesta è stata inoltrata martedì) considerato la rigidità dell’organismo europeo e l’impossibilità di ampliare la capienza entro l’avvio della Champions: la prima gara è fissata per il 30 novembre contro le turche del VakifGunesTTelekom Istambul.
 

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