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La lettera

“Cari bergamaschi, non ne possiamo pi?? dei vostri rifiuti tossici”

Il responsabile dell'associazione Medici per l'Ambiente di Caserta attacca le aziende bergamasche, colpevoli secondo lui di inviare rifiuti tossici al Sud.

“Carissimi colleghi e cittadini di Bergamo, basta mandarci veleni”. E’ la prima riga di una durissima lettera scritta dal dottor Gaetano Rivezzi, responsabile dell’associazione Medici per l’Ambiente di Caserta, contro le aziende bergamasche. La colpa? Aver riversato rifiuti tossici in una discarica abusiva a Castel Volturno. La lettera prende di mira non il Nord Italia in generale, ma direttamente la provincia di Bergamo e i bergamaschi. Un duro sfogo dopo la scoperta di un nuovo sito inquinato con centinaia di bidoni e sacchi di rifiuti tossici, secondo gli investigatori provenienti dalla Bergamasca. La discarica ricoperta di uno spesso manto di cemento che si estende per circa 7.000 metri quadri è stata prontamente sequestrata e sul luogo stanno lavorando gli inquirenti in collaborazione con i vigili del fuoco, attraverso speciali apparecchiature in dotazione capaci di verificare la presenza di sostanze radioattive. La scena è molto simile a quella descritta da Gomorra di Roberto Saviano: tir provenienti dal Nord che scaricano rifiuti nelle discariche abusive den Napoletano. “Sono 18 anni che abbiamo nei nostri terreni i vostri veleni – taglia corto Rivezzi -. La collusione con l’holding criminale dei rifiuti ha portato grandi guadagni alle vostre imprese e all’economia di tutto il Nord! E’ il momento di definire le giuste responsabilità e ridare dignità alle oneste popolazioni meridionali e di preservare la loro salute”. Il medico ricorda che l’incidenza di patologie oncologiche in Campania, “nonostante evidenti omissioni di dati in questi anni, denunciate più volte da noi Medici per l’ambiente, è in continuo aumento come sono in aumento patologie endocrine e malformazioni infantili”.
“Stiamo parlando di una discarica abusiva – spiega l’assessore regionale Daniele Belotti – la domanda è: se loro sanno chi l’ha riempita e sanno da dove proviene il materiale invece di mandare lettere ai giornali, le mandino alla procura. Noi saremo i primi a essere inflessibili. Stiamo parlando di traffico illecito di rifiuti, un reato grave”.

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