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Il presidente

Pirovano: “Sulla Tav pronto a dare battaglia”

Dopo le notizie di possibili tagli ai fondi destinati alla Tav il Presidente della Provincia Ettore Pirovano ha deciso di passare alle vie di fatto.

Dopo le notizie di possibili tagli ai fondi destinati alla Tav, alta velocità ferroviaria Treviglio-Brescia, il Presidente della Provincia Ettore Pirovano ha deciso di passare alle vie di fatto per difendere un’opera fondamentale per la viabilità, l’occupazione e il territorio della Bassa bergamasca, “tanto da mettere in secondo piano, se necessario, il mio ruolo di Parlamentare rispetto a quello di ex Sindaco e Presidente della Provincia purché il cammino di quest’opera prosegua come previsto”, puntualizza il Presidente Pirovano.
“Nel 2000 da Sindaco di Caravaggio ho partecipato alla prima conferenza dei servizi a Roma insieme a tutti gli altri Sindaci della Bassa bergamasca, Rfi e Cepav. In seguito ho riunito a Caravaggio, per anni e in modo continuativo, i Sindaci dei comuni della Bassa Bergamasca interessati dal passaggio della Tav.

Nel 2001 abbiamo presentato insieme e in modo ufficiale, in Regione Lombardia un disegno/ progetto sul quale tutti i comuni hanno evidenziato le infrastrutture accessorie, necessarie al territorio a supporto della nuova viabilità: i due binari di Tav ma soprattutto Brebemi che, con l’avvento dei nuovi caselli, avrebbe stravolto e aumentato il traffico nei comuni e sulle poche strade anche di retaggio napoleonico che ancora esistono sul nostro territorio.
Tutte queste opere accessorie per un valore di oltre 200 milioni di euro sono presenti nei documenti sottoscritti da tutti i Governi succedutesi nel tempo e gli impegni finanziari sono stati confermati dal Cipe e delegati a Rfi e Brebemi. Deve essere quindi assolutamente chiaro che tutte le opere previste fin dal 2001 sono e saranno irrinunciabili! Il territorio della Bassa bergamasca è ormai saturo di traffico da anni e tutti i paesi soffocano.
Ora, da Presidente della Provincia di Bergamo chiederò ai Sindaci della Bassa bergamasca di riprendere la collaborazione per mettere a punto una strategia condivisa e un forte azione congiunta. Memori dei successi conseguiti insieme in questi 10 anni sapremo fare, ancora una volta, fronte comune contro la possibile cancellazione anche di un solo paracarro dalle strade e infrastrutture accessorie che ci sono state, ufficialmente e formalmente, assegnate e per le quali esiste il relativo accantonamento finanziario”.

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