E siamo a due. Seconda partita in tribunale per il nuovo ospedale di Bergamo. Il mondo politico chiede chiarezza, e resta in attesa. Anche il collegio di vigilanza, vale a dire l’organismo deputato al controllo di tutta l’opera, della tempistica e dei costi, non è mai stato convocato, sebbene fosse stato richiesto all’unanimità dal Consiglio comunale di Bergamo a metà luglio.
I CONTENZIOSI
Non c’è solo la causa che l’azienda appaltatrice Dec ha mosso contro gli Ospedali Riuniti per chiedere che le vengano pagati una serie di interventi in corso d’opera, per circa 30 milioni di euro.C’è anche il contenzioso aperto dalla stessa Dec (che si è aggiudicata uno in fila all’ altro tutti e tre gli appalti del nuovo ospedale) contro i fornitori delle vetrate che ricoprono la cosìddetta "hospital street", un luminoso passaggio coperto, tra i più importanti e scenografici biglietti da visita del "Beato Papa Giovanni XXIII". Le vetrate scoppiano, si frammentano, si rompono, e non si sa perchè. La notizia era già emersa nell’autunno del 2010, dopo la novità delle infiltrazioni d’acqua sotto la torre 5. Allora si parlava di una ventina di vetrate. Sono diventate 90, su una superficie totale della hospital street di circa cinquemila metri quadrati. Perchè le vetrate esplodono? Questioni di stabilità? Per la Dec assolutamente no. La spiegazione starebbe in una partita malconcia di vetri. Di certo arrivare all’inaugurazione con i vetri rotti non sarebbe il massimo. E così si va al contenzioso con i fornitori.
L’ACQUA NON DALLA FALDA, MA DAL CIELO
Quanto all’acqua della Trucca al nuovo ospedale di Bergamo sembra confermato il fatto che le infiltrazioni dalla falda acquifera sotto la torre 5 sono state "sedate" grazie a nuove guaine e resine isolanti. La commissione di collaudo ha infatti escluso che, proprio ai fini del collaudo, sia necessario fare la trincea drenante (non prevista in appalto) e annunciata dagli Ospedali Riuniti fin dall’autunno del 2010, ma sempre rimandata fino all’annuncio che non era così necessario realizzarla. Sembra però essersi aperto un altro fronte: quello dell’allagamento negli scantinati quando gli acquazzoni sono violenti. Acqua dal cielo fino agli scantinati e anche in questo caso la chiarezza manca: errori di progettazione? Errori di costruzionE? Mancate previsioni di qualche tecnico?
I SOLDI
Mentre spuntano problemi su problemi non va dimenticato che resta "il" problema, quello dei soldi anche per il nuovo ospedale di Bergamo. Che non sono tutti al posto giusto. A bilancio per la nuova opera ci sono infatti almeno un’ottantina di milioni che dovrebbero arrivare dalla vendita dei vecchi Ospedali Riuniti. Ma la prima asta è andata deserta (a 95 milioni di euro) e quella nuova (a 75 milioni di euro) non è stata ancora indetta. Forse slitterà a febbraio.
IL COLLEGIO DI VIGILANZA
Ce n’è abbastanza, per il mondo politico. I consiglieri regionali Maurizio Martina e Mario Barboni (Pd) hanno annunciato che chiederanno al presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia "un’audizione" per capire cosa sta accadendo. Richiesta di chiarezza ripetuta e ribadita in più occasioni anche da Gabriele Sola (Idv). Resta intanto inevasa la richiesta del Comune di Bergamo, formalizzata all’unanimità dal Consiglio comunale a metà luglio: convocare il Collegio di Vigilanza, al quale siedono tutte le parti interessate all’opera. Il Collegio non è ancora stato convocato. Dovrebbe essere la Regione a muoversi, dopo la richiesta del Comune accolta dagli Ospedali Riuniti.
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