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L'editoriale

Non ci si indigna solo per questioni di illegalità

Sono tempi in cui anche solo un paio di coincidenze in un concorso pubblico fanno molto arrabbiare.

Sono stati 68 in circa 10 ore i commenti dei lettori di Bergamonews alla notizia sulle recenti assunzioni, pardon incarichi annuali, all’ospedale di Treviglio, con ottime soddisfazioni per Simona Paudice, prima classificata e cantante del gruppo del ministro Maroni, e per il giovane Gianluca Barbieri, 21 anni, autista del paese del direttore generale leghista Cesare Ercole. Commenti indignati, per lo più: sono tantissimi, soprattutto se si considera che abbiamo voluto dare la notizia in una giornata prossima al ferragosto, con i nostri abituali lettori che preferiscono giustamente la spiaggia o la camminata al fresco in montagna. Abbiamo eliminato e non pubblicato altrettanti commenti che, garantiamo, erano troppo indignati e impubblicabili. Indignazione esagerata? Per qualche lettore (pochi) sì, per molti altri no. Ma per cosa ci si indigna? Sono tempi in cui soffia forte il vento dell’antipolitica, dell’anticasta, tempi di precariato crescente e di continui tonfi in borsa passati i quali, molto spesso, la politica torna a parlare di intercettazioni telefoniche e di processo breve o lungo (ma si pensasse una volta ai soldi per le fotocopie nei tribunali!). Tempi in cui anche solo un paio di coincidenze o di stranezze curiose in un concorso pubblico, fanno arrabbiare, proprio come è avvenuto a Treviglio. E non basta giustificarsi dicendo che "sono posti da 1200 euro al mese".
Non basta spiegare e chiarire che non ci sono stati elementi di illegalità. Chi si indigna oggi inizia anche ad infischiarsene della formale legalità rispettata e vorrebbe anche un minimo di morale, di rigore, tutti elementi che dovrebbero venire prima del rispetto delle regole giuridiche. La politica sta raschiando il fondo del barile della pazienza di tutti ed è naturale un rigurgito di rabbia, che magari qualcosa di nuovo porterà in un paese nel quale un ministro, per dimettersi, ha bisogno di essere colto con le mani nel sacco mentre qualcuno, "a sua insaputa", gli paga la casa con vista Colosseo, e mentre un altro ministro resta al suo posto nonostante abbia ammesso candidamente di pagare un affitto in nero da mille euro a settimana. Il tutto mentre in Germania un ministro di centrodestra si dimette perchè è stato beccato a copiare una parte della sua tesi di laurea (dimissioni dal governo e rinuncia al titolo di dottore). Robe da marziani, qui, almeno finchè non ci si indigna, anche per 1200 euro al mese.

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