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Sanità

Nuovo ospedale, la fine lavori c’?? ma “con riserva”, ecco i documenti

L'impresa Dec non ha solo aperto un contenzioso economico su interventi di adeguamento gi?? realizzati, ma si tutela anche al momento di firmare l'ultimazione dei lavori.

E’ una scelta che quasi sicuramente rientra nella vertenza in atto tra l’azienda ospedaliera di Bergamo e l’impresa che ha costruito il nuovo ospedale, la Dec di Bari. Ma qualche dubbio può comunque venire guardando i documenti che qui pubblichiamo: al momento di firmare il certificato di fine lavori del nuovo ospedale di Bergamo, infatti, la Dec ha espresso ufficialmente la sua “riserva”, al fine di poter "ulteriormente contestare e dedurre”. Ma se è vero che l’impresa pugliese ha finito di costruire il nuovo ospedale, e anzi ha fatto anche di più in corso d’opera tanto da spingersi a fare causa all’azienda ospedaliera, perché esprimere riserve in calce al certificato di ultimazione lavori? E’ un dubbio che resta. Anche se, stando ad alcune indiscrezioni, quella riserva al termine del certificato, è un ulteriore modo di tutelarsi in attesa che si risolva la vertenza con gli Ospedali Riuniti, con la quale l’impresa pretende nuove risorse per coprire i costi di una serie di interventi in corso d’opera (con relativi contenziosi in cantiere): potrebbe incassare una quarantina di milioni.

apri e scarica il certificato di fine lavori dell’appalto principale

e il certificato di fine lavori dell’appalto integrativo

Poche pagine, per entrambi i certificati di fine lavori. Si elencano i costi dei due contratti, ottenuti in gara dall’associazione di imprese con la Dec di Bari capofila (cordata che include la bergamasca Termigas, ma anche la Busti impianti spa di Bologna e la Sacaim spa di Venezia) e soprattutto si ripercorrono le varie tappe che portano all’ultimazione lavori, elencando una serie di contraddittori tra la direzione lavori e l’appaltatore (ovvero chi ha vinto l’appalto, la Dec). Anche se i certificati di ultimazione dei lavori non entrano nel merito delle opere elencate, un passaggio cruciale è quello del 14 febbraio 2011, quando secondo la direzione lavori non risultano completate una serie di opere ritenute necessarie e "ordinate" nell’estate precedente alla Dec.
Il 9 giugno, invece, la direzione lavori predispone i due certificati che qui proponiamo e li sottopone alla firma dei soggetti interessati: il responsabile del procedimento per l’appaltante, ovvero per gli Ospedali Riuniti, e l’amministratore unico della Dec di Bari, Vito De Gennaro. De Gennaro firma, ma "con riserva". Quindi aggiunge e controfirma a mano una decina di righe che fanno emergere tutto il malumore della Dec: "Riserva preliminarmente per irritualità e irregolarità rispetto alle previsioni dell’articolo 172 del dpr 554/99". Vale a dire che la Dec rileva irregolarità per quanto riguarda il regolamento di applicazione della legge quadro "Merloni", "perchè non viene fatta menzione (nei certificati di ultimazione, ndr) delle innumerevoli riserve iscritte dall’appaltatore e del maggior tempo richiesto per dare ultimate le opere".
Lo stesso De Gennaro cita quindi una sfilza di riserve che dovrebbero già essere note agli Ospedali Riuniti e alla direzione lavori, tant’è che scrive "riserve dalla numero 42 alla numero 207 iscritte agli atti contabili". Non siamo in possesso degli allegati del certificato di ultimazione lavori, nei quali probabilmente le opere e le riserve sono meglio esplicitate. Ma risulta chiaro che, oltre ad aver ricevuto l’incarico per una serie di aggiustamenti (molti, da quanto risulta), oltre ad aver fatto causa, l’impresa Dec non condivide a pieno il certificato di ultimazione dei lavori e si "riserva di ulteriormente contestare e dedurre".

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