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Sanità

Nuovo ospedale, in Regione si vota per altri 76 milioni L’Idv: sospendere ogni decisione

Marted?? 26 luglio il Consiglio regionale affronter?? lo stanziamento di 76 degli 85 milioni destinati a Bergamo. Il gruppo d'opposizione: "Serve trasparenza sulla destinazione di quei soldi".

Il Consiglio regionale affronterà il 26 luglio un passaggio fondamentale per il nuovo ospedale di Bergamo. Andrà ai voti, infatti, lo stanziamento di 76 milioni di euro (che rientrano in un gruzzolo di 85 milioni, 9 dei quali già stanziati a giugno) da destinare al nuovo “Beato Papa Giovanni XXIII”. Un’erogazione di risorse di cui si è appreso solo settimana scorsa, grazie alla notizia diffusa da una serie di consiglieri regionali di centrosinistra (Gabriele Sola, Idv, Maurizio Martina e Mario Barboni, Pd). Nuovi soldi, che nulla c’entrano con i capitolati d’appalto del nuovo ospedale e sui quali resta il giallo.
L’Italia dei Valori è pronta a giocare la sua partita, con il consigliere regionale bergamasco Gabriele Sola: “La trasparenza è più che mai fondamentale nella gestione delle opere pubbliche". Sola ha presentato un ordine del giorno, con il quale si chiede di sospendere l’erogazione dei 76 milioni (da prelevare dal fondo rotativo per l’edilizia sanitaria). “Perché devono essere chiarite in sede politica e non attraverso dichiarazioni alla stampa, le motivazioni che hanno portato all’impennata dei costi – prosegue Sola -. La vicenda del nuovo ospedale di Bergamo è emblematica della leggerezza ormai inaccettabile con cui vengono spesi i soldi pubblici anche nella nostra Regione. È ridicolo che gli assessori bergamaschi di centrodestra, in coro come in un ridicolo muppet show, provino ad uscirne facendo del terrorismo rispetto ai tempi di apertura del nosocomio”.
Nello specifico l’ordine del giorno impegna la Giunta a sospendere l’erogazione dei 76 milioni del fondo rotativo per l’edilizia sanitaria in favore delle opere di completamento del nuovo ospedale di Bergamo, in attesa che l’Azienda Ospedaliera “renda conto dettagliatamente di come sono state spese le somme destinate alla costruzione del nuovo ospedale”.
Oltre all’ordine del giorno di Sola c’è anche da segnalare l’interrogazione, già annunciata, dei consiglieri del Pd Maurizio Martina e Mario Barboni: “L’aumento dei costi di realizzazione e i problemi di costruzione, tra cui quello delle infiltrazioni d’acqua, devono trovare una risposta chiara e le responsabilità devono essere accertate. Pertanto chiediamo all’assessore di avere una distinta dettagliata dei costi affrontati sino ad oggi dalla Regione e dagli altri attori coinvolti, nonché di conoscere i tempi di realizzazione della trincea drenante necessaria al collaudo dell’opera e il suo costo. Infine va fatta chiarezza in Commissione anche sull’impiego dei 76 milioni euro del Fondo rotativo regionale”.
Affare non ancora del tutto chiarito, quello del nuovo ospedale, forse perché la partita non è ancora terminata. Ricapitoliamo: finora sono stati spesi 407 milioni, dei quali 350 previsti nei primi due appalti e altri 67 con un contributo straordinario che si è reso necessario per ultimare i lavori. Ultimare, appunto, parola che non si può ancora utilizzare con certezza. All’inizio di giugno, infatti, l’azienda appaltatrice Dec, ha firmato la fine lavori. Ma allora a cosa serviranno i nuovi 85 milioni di euro (9 già stanziati e 76 da approvare)?
Ci sarebbe la trincea drenante contro le infiltrazioni, al costo di un milione e mezzo di euro, non di più. E poi cifre rilevanti e non molto chiare: una quarantina di milioni potrebbero finire in tasca alla Dec, che ha fatto causa all’azienda ospedaliera chiedendo il rimborso di una serie di opere di adeguamento in corso d’opera (dopo relativi contenziosi). Altre risorse, sempre per la Dec, per una serie di adeguamenti richiesti dall’Asl. E infine altri 35 milioni servirebbero per bunker di radioterapia, risonanza magnetica e altri servizi. Ma non ci sono note ufficiali e atti resi pubblici in grado di chiarire tutto il quadro. Anche perché la vertenza con la Dec è aperta.

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