Mentre il ministero del Lavoro assume una prima posizione sul licenziamento della mamma bergamasca che si trova ricoverata in stato vegetativo al "Don Orione" di Bergamo, l’azienda che l’ha licenziata pubblica un nuovo comunicato: "La società Nuova Termostampi spa, in merito alla triste vicenda apparsa su diversi media, si dichiara fortemente dispiaciuta che una procedura corretta e di natura esclusivamente contrattuale e giuridica sia stata sovrapposta ad un caso umano drammatico rispetto al quale l’azienda rinnova la solidarietà, peraltro sempre dimostrata negli anni alla famiglia".
Parole inviate ai giornali e firmate dall’amministratore delegato Maria Nella Manzoni. Il comunicato aziendale segue di poche ore le parole del sottosegretario del ministero del Lavoro Nello Musumeci (delega alle Politiche sociali): "Al di là dei rispettivi obblighi contrattuali la condotta dell’azienda appare improntata a un rigido formalismo e ad un rigore assolutamente inopportuni e inadeguati alla tragedia che ha colpito la sfortunata dipendente. La dignità della persona viene prima di ogni profitto d’impresa":
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