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Facchetti uomo per bene che a volte faceva errori

Mario Sconcerti nel blog su corriere.it parla del bergamasco: "Era una persona per bene ma a volte faceva cose che non era corretto fare".

Conoscevo Facchetti, so che era una persona per bene. Ma faceva a volte cose che non era corretto fare, per esempio cercare di condizionare le designazioni degli arbitri dell’Inter. Sono sicuro fosse convinto che così facevano tutti, soprattutto Moggi, ma questo non significa gli fosse consentito. Non si discute l’onestà di Facchetti, si discute quella parte, se era tutto corretto oppure no. Discuterlo, in questo momento, è un diritto che nessuno ha scelto, è stato solo portato dai fatti. Facchetti, come molti dirigenti (ma non tutti, questo è il punto decisivo) faceva ai designatori richieste che non potevano essere fatte. La prima risposta è: lo facevano molti, era giusto lo facesse anche Facchetti. Ma la seconda risposta è che se lo fai anche tu, sei anche tu come gli altri. Sono convinto esistano differenze fondamentali tra Moggi e Facchetti, ma c’erano squadre “terze” che hanno solo subìto anche le telefonate di Facchetti, e la cosa non è divertente. Non è in gioco l’onestà di una persona, è in gioco il privilegio di alcune società che diventava un errore comune. Abbiamo sempre parlato di Juventus e Inter, ma se c’era anche una sola squadra che giocava senza fare richieste ai designatori, è quella a cui dovremmo tutti chiedere scusa. O non conta perchè era troppo sciocca?

di Mario Sconcerti, corriere.it
 

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