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Insubria

“Attenti a quei due”, la campagna del Pd per i frontalieri

I comuni frontalieri di Como e Varese saranno tappezzati dai manifesti del Partito Democratico per «denunciare le responsabilità di Lega Nord e alla Lega dei Ticinesi»

Nei prossimi giorni, i comuni frontalieri delle Province di Como e Varese saranno tappezzati dai manifesti del Partito Democratico. La campagna di comunicazione ha lo scopo di denunciare le «responsabilità politiche, imputabili alla Lega Nord e alla Lega dei Ticinesi, della situazione in cui versano i frontalieri italiani e della probabile decurtazione dei ristorni verso i comuni di frontiera. Come Partito Democratico – spiega Stefano Tosi, consigliere regionale PD – stiamo lavorando in maniera molto convinta sul tema dei rapporti transfrontalieri e sull’evoluzione dei rapporti tra i due stati confinanti. Come ben denuncia il nostro manifesto le principali responsabilità politiche di questa situazione sono da imputare alla Lega Nord e alla Lega dei Ticinesi che hanno fatto un pericoloso gioco delle parti, mettendo in seria difficoltà la possibilità di rapporti transazionali distesi e costruttivi, anche se il governo italiano ha commesso dei gravi errori in passato come estendere lo scudo fiscale ai frontalieri. Ora chiediamo a tutte le forze di governo di esprimere una posizione unitaria».
Anche per l’onorevole Chiara Braga «le iniziative di cui ci siamo fatti promotori alla Camera e nelle istituzioni locali hanno ben chiaro questo aspetto. Almeno negli amministratori locali esiste ben forte la consapevolezza della necessità di essere compatti. Ancora una volta la Lega Nord gioca un ruolo ambiguo così come dimostrano le dichiarazioni di Reguzzoni alla Camera che chiedevano la cancellazione della Svizzera dalla black list nel giro di 72 ore come precondizione alle trattative per il mantenimento dei ristorni».
Roberto Cattaneo, coordinatore del Circolo Interprovinciale Frontalieri, aggiunge che la «posizione assunta da Berna rispetto ai ristorni nei confronti dei comuni frontalieri è illegale perché viola una serie di trattati ratificati dalla Svizzera, tra cui Shengen. Ma Lega Nord e governo italiano hanno delle responsabilità gravissime primo fra tutti il rifiuto pervicace di accettare l’invito di Berna a sedersi al tavolo delle trattative in materia dell’abolizione della doppia imposizione».
Per questo quindi l’idea di una campagna di comunicazione. «La nostra iniziativa – spiega Luca Gaffuri, capogruppo Pd in Consiglio Regionale – vuole far comprendere di chi sono le responsabilità. Su un altro piano, i comuni di frontiera si stanno mobilitando e stanno nascendo una serie di iniziative come quelle di Malnate e a Porlezza». Il 25 luglio prossimo sarà convocata a Varese un’assemblea a cui saranno invitati non solo tutti gli amministratori dei comuni interessati, ma anche i parlamentari e i consiglieri regionali con lo scopo di elaborare un documento condiviso. «Parlamentari e consiglieri, dal canto loro – conclude Gaffuri -, incontreranno i partiti ticinesi per contestualizzare meglio il problema. Siamo alla vigilia del federalismo fiscale: se non si trova una soluzione i comuni di frontiera rischiano di non chiudere i prossimi bilanci».

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