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Università

Successo per la tavola rotonda sull’avvocato d’impresa fotogallery

L'incontro, promosso dall'ateneo di Bergamo, ha toccato i temi del giurista d'impresa. Presentati inoltre tre nuovi master dell'area giuridica.

Avvocato ed affari, giurisprudenza ed impresa. Di questi temi si è discusso nella tavola rotonda organizzata dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo giovedì 7 luglio nella sede di via dei Caniana. A guidare la chiacchierata l’avv. Mario Caffi dello studio legale Caffi, Maroncelli e Associati, uno dei più prestigiosi in città e provincia per quanto riguarda l’ambito discusso.
“La situazione è cambiata molto rispetto a quando il sottoscritto iniziò ad esercitare – spiega l’avvocato -, un tempo tutti facevamo tutto, dal penale al civile, ora invece è importante essere specializzati”.
Ma chi è l’avvocato d’affari? “E’ un professionista che, per ovvi motivi, deve avere ambiti più ampi di cognizione, soprattutto a livello economico”. Caffi poi spiega chi sono i suoi clienti e a quali operazioni un avvocato d’impresa è chiamato a mettere a disposizione la sua professionalità (“Sono soprattutto aziende in crisi che necessitano di essere cedute oppure ristrutturate, fondi d’investimento, istituti di credito, imprenditori”) e illustra la ricetta composta da due ingredienti per resistere alla concorrenza (in tutta Italia ci sono oramai 250mila avvocati iscritti all’albo, ndr): “E’ importante guardare oltre Bergamo, seguire l’internazionalizzazione, e non arroccarsi in piccoli studi; se si vuole seguire materie legali aderenti al comparto economico è importante inoltre che lo studio sia composto da un buon numero di avvocati perché a volte è necessario, che su un incarico, lavorino anche quattro collaboratori contemporaneamente”.
Presenti alla tavola rotonda anche l’avv. Luca Bonzanini (responsabile area legale Ubi Banca), avv. Roberto Ferretti (studio legale Bonora e Associati), avv. Umberto Simonelli (per la Brembo spa) e il presidente dell’ordine degli avvocati di Bergamo, avv. Ermanno Baldassarre. Quest’ultimo ha voluto ribadire l’importanza sia degli studi accademici che dell’etica nel lavoro, soprattutto per chi ha a che fare quotidianamente con la Lex: “Le nostre professionalità devono nascere dall’università e se possibili specializzarsi sempre più – le parole di Baldassarre –; dobbiamo ricordare agli studenti l’importanza della deontologia, sempre più difficile da seguire e rispettare, ma abbiamo l’obbligo morale ed etico di continuare”.
Non solo tavola rotonda, l’incontro è stata anche l’occasione per l’ateneo orobico di presentare tre nuovi master di secondo livello (disponibili cioè per gli studenti che siano già in possesso di una laurea specialistica) dell’area giuridica. A fare da padrone di casa, nella sede di via Caniana, Barbara Pezzini, preside della facoltà di Giurisprudenza ed i tre responsabili dei nuovi corsi: Enrico Ginevra per quello dedicato al diritto d’impresa, Angelo Maestroni per il master in diritto dell’Ambiente e Paola Scevi, direttrice della specializzazione in diritto delle migrazioni.
Master che, tradizionalmente, affiancano in maniera più decisa il percorso professionale. “Per definizione i nostri corsi postuniversitari non si rivolgono solo ai neolaureati – spiega la preside Pezzini -, ma sono dedicati anche a chi decide di spostarsi su una professionalità più specifica”. Legame con il mondo del lavoro reale come dimostrano le collaborazioni con Wwf, Nazioni Unite Fai, Edison, e le nostrane Lombardini, Brembo, Credito Bergamasco e Bcc Treviglio, solo per citare degli esempi; collaborazioni per “dare competenze applicative che già si iniziano ad apprendere durante i due anni della specialistica”, come precisato dal prof. Ginevra.
 

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