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Perego (olimpia agnelli)

“Serviranno giocatori di esperienza”

Il ds della squadra di pallavolo bergamasca fa un affresco sulla prossima stagione e parla delle trattative e dei trasferimenti in corso.

“Abbiamo già formalizzato alcuni acquisti che rendono l’Olimpia una squadra di prim’ordine, è difficile parlare di obiettivi precisi poiché farlo senza valutare le potenzialità degli avversari sarebbe un grave errore”. A parlare dopo lunghe indiscrezioni di mercato è il direttore sportivo dell’Olimpia Agnelli Paolo Perego, che conferma le “firme” eccellenti che calcheranno il campo del palazzetto bergamasco la prossima stagione.

La volontà di puntare in alto ha dato vita ad una campagna acquisti importante, può dirci come sarà composta la squadra della prossima stagione e chi saranno i volti nuovi?
“Sono in forte accelerazione (anche se non chiuse) le trattative che vedranno entrare a far parte del gruppo Matteo Daolio – opposto proveniente dalla Che Banca! Milano, un volto noto che ha già vestito la maglia rossoblù per tre anni e sarà sicuramente uno dei migliori opposti della categoria -, e il palleggiatore (sempre proveniente da Milano) Riccardo Reggio, che abbiamo conosciuto da avversario e ha ottime referenze sia come giocatore che a livello personale. Dall’Acqua Paradiso Monza torneranno i bergamaschi Paolo Alborghetti, giovane centrale, e Matteo Pesenti, esperto lato intenzionato a chiudere a Bergamo la carriera da giocatore nei prossimi anni e a fare parte del futuro della società anche fuori dal campo, un esempio per i giovani. La scommessa della stagione sarà Alessandro Saviozzi, libero di grande talento che vestiva la maglia del Chiari in B2. Rimangono un paio di tasselli da definire, ma dovremmo chiudere il tutto la prossima settimana. Grazie agli sforzi della società ci attende una stagione che a mio avviso sarà sicuramente molto divertente”.
La stagione appena terminata è stata sicuramente difficile, che cosa hanno notato gli occhi del direttore sportivo? Col senno di poi cosa avrebbe fatto di diverso?
“Lo scorso anno abbiamo fatto delle scelte puntando su un gran numero di giovani bergamaschi, dando vita ad un progetto a lungo termine. Io personalmente tendo ad avere aspettative molto alte, dunque mi aspettavo che alcuni di questi ragazzi esplodessero tirando fuori tutte le loro qualità. Direi che col senno di poi abbiamo fatto tutto il possibile, senza alcun rimpianto, i giovani sono migliorati molto sia sotto il profilo atletico che tecnico. La stagione non brillante ci ha aiutati a capire che i ragazzi per esprimersi al meglio hanno bisogno di qualche giocatore d’esperienza che li possa aiutare, per creare la giusta amalgama. Direi che a bocce ferme è stata una bella esperienza”.
Quali sono i progetti dell’Olimpia per la prossima stagione?
“Abbiamo accelerato un po’ il nostro processo di crescita e grazie agli sforzi del presidente Angelo Agnelli e del direttore generale Luca Bilotta abbiamo costruito una squadra in grado di puntare molto in alto. L’esperienza della passata stagione insegna che più si è attesi e più si deve lavorare, perché quando si punta in alto la caduta può essere più dura, sono convinto che anche i giocatori ne siano consapevoli e proprio la giusta consapevolezza può portarci a fare bene”.
Cosa rappresenta per il ds l’Olimpia Agnelli?
“E’ una seconda casa, fare parte di questa società è un piacere. Ne faccio parte dal 1992, sono sceso in campo con la maglia rossoblù circa 15 anni, con un paio di brevi parentesi a Cantù e a Scanzo. Quando ho terminato la mia carriera da allenatore nel 2006 sono rimasto all’interno della società, prima come dirigente accompagnatore ed infine come direttore sportivo, diciamo pure che qui respiro aria di casa”.

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