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Pognano

Il tentato furto di gruppo da Aiazzone, quattro denunciati e 40 identificati fotogallery

Non si escludono razzie anche nei giorni precedenti e qualcuno si presenta ancora a pretendere mobili. I carabinieri forniscono i numeri sull'intervento dell'1 giugno.

Quattro persone denunciate per tentato furto perchè fermate dai carabinieri mentre erano in possesso di mobili di Aiazzone e altre quaranta identificate nell’area privata del punto vendita della società piemontese, ormai fallita. Questi i numeri resi noti dai carabinieri della compagnia di Treviglio sul tentato furto di gruppo andato in scena nel tardo pomeriggio dell’1 giugno al punto vendita Aiazzone di Pognano, nella Bassa Bergamasca.
Quella delle 200 persone tutte pronte a commettere un furto era una prima e approssimativa stima della presenza di "ladri" pronti a farsi giustizia da soli prelevando mobili, in parte perchè creditori di Aiazzone, in parte ex dipendenti o clienti che avevano acquistato i mobili ma si sono ritrovati con nulla in mano, a causa del crac della società.
Numeri ridimensionati, ma comunque un tentato furto clamoroso, di persone che si sono date appuntamento alla rivendita di mobili, tutte d’accordo nel violare la proprietà privata (e infatti non si esclude per tutte e 40 le persone identificate la denuncia per la violazione), raggiungere il magazzino ed eventualmente portarsi a casa i mobili. In quattro, nel mucchio, sono stati pizzicati dai carabinieri mentre caricavano i mobili sull’auto o sul furgone. E dovranno rispondere di tentato furto.
Ma qualcuno continua a sentirsi legittimato a continuare nel particolare tipo di esproprio, tanto che anche oggi, 2 giugno, i carabinieri hanno identificato un’altra decina di persone. Gente che alla spicciolata si presenta al magazzino, per capire se è possibile portare via qualcosa.
I carabinieri non possono escludere che anche nei giorni precedenti l’1 giugno siano stati messi a segno dei furti, da sciacalli che speculano sul fallimento o da ex clienti autentici. Manca infatti un inventario di quel che c’era nel magazzino al momento della chiusura dovuta al fallimento. I carabinieri hanno quindi contattato il curatore fallimentare di Aiazzone, per avere un resoconto dettagliato della merce che era stata lasciata a Pognano.

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